ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. MEUCCI “

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. MEUCCI “

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IIS "ANTONIO MEUCCI"


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Documento del Consiglio di Classe
(L. 425/97-DPR 323/98 art. 5.2)




CLASSE 5AELET

Indirizzo di specializzazione
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA articolazione ELETTROTECNICA



Anno Scolastico: 2017-2018

Sommario
  1. Piano di Studi del corso ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA articolazione ELETTROTECNICA
  2. Presentazione sintetica della classe
  3. Obiettivi generali raggiunti
  4. Attività svolte finalizzate al raggiungimento degli obiettivi socio-affettivi, di comportamento e motivazione
  5. Attività svolte di recupero
  6. Attività svolte di approfondimento
  7. Attività integrative realizzate
  8. Elenco progetti realizzati
  9. Attività di Educazione Civica
  10. Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (ASL)
  11. Criteri di valutazione adottati
  12. Criteri di valutazione delle singole discipline
  13. Modalità di valutazione
  14. Indicazioni, modalità e criteri per gli strumenti di verifica e valutazione
  15. Simulazione della prima prova
  16. Simulazione della seconda prova
  17. Simulazione della colloquio
  18. Sottoscrizione del documento

1. Piano di studi del corso ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA articolazione ELETTROTECNICA

DISCIPLINEORE SETTIMANALI
TerzaQuartaQuinta
Lingua e letteratura Italiana444
Storia222
Lingua inglese333
Matematica333
Complementi di matematica110
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici5(4)5(4)6(4)
Elettrotecnica5(2)5(2)5(2)
Sistemi automatici ed elettronica6(3)6(3)6(3)
Scienze motorie e sportive222
Religione Cattolica111

Nota: le ore tra parentesi sono di laboratorio.

2. Presentazione sintetica della classe

2.1 Storia del triennio

Nell’anno scolastico 2015/16 la classe III A El. era composta da 14 allievi di cui 2 ripetenti. A conclusione dell’anno scolastico ne vennero respinti 3, mentre i rimanenti 11 allievi furono ammessi a frequentare la classe successiva: 7 ammessi a giugno mentre i restanti 4 con giudizio sospeso (2 con 1 materia, 2 con 2 materie).

Nel successivo anno scolastico 2016/17 la classe IV A El. era formata da 11 allievi dei quali 10 promossi dalla classe III A El. e 1 ripetente. A conclusione dell’anno scolastico ne vennero respinti 5, mentre i rimanenti 6 allievi furono ammessi a frequentare la classe successiva: 1 ammesso a giugno mentre i restanti 5 con giudizio sospeso (3 con 1 materia, 2 con 2 materie).

2.2 Continuità didattica nel triennio

ClasseLingua e letteratura ItalianaStoriaLingua ingleseMatematicaComplementi di matematicaTecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettroniciElettrotecnicaSistemi automatici ed elettronicaScienze motorie e sportiveReligione Cattolica
IIIAAAAAAAAAA
IVBBAABABAAA
VCCBBABABA

Nota: A per il primo docente, B per l'eventuale secondo, C per l'eventuale terzo,D per l'eventuale quarto, S per diversi docenti per periodi significativi nel corso dello stesso anno

2.3 Situazione di partenza all'inizio del corrente anno scolastico

La classe è composta da 6 allievi, per due studenti è stato predisposto il PdP.
La classe corretta dal punto di vista del comportamento, mostra nel suo complesso un interesse ed una partecipazione alle lezioni discreti. La frequenza risulta regolare.
Dagli scrutini di giugno dello scorso a.s. è risultato che un alunno è stato promosso alla classe successiva a pieni voti; cinque hanno riportato la sospensione del giudizio (tre in una materia, due in due materie) e sono poi stati promossi ad agosto.
Dalle prove di verifica effettuate nelle prime settimane di scuola, dopo momenti di ripasso degli ultimi argomenti svolti alla fine dello scorso a.s., è risultato che nel complesso la maggior parte degli alunni possiede una preparazione sufficiente/discreta sia nelle materie letterarie che in quelle di indirizzo; permangono comunque alcune difficoltà in relazione al metodo di lavoro, alla sfera linguistico espressiva e/o alle competenze tecnico. Invece risultano decisamente carenti per la quasi totalità degli alunni le competenze matematico/scientifiche.
La classe, nel suo complesso, mostra interesse per le lezioni, partecipa in maniera responsabile all'attività didattica e, grazie ad un discreto livello di motivazione, si impegna in maniera adeguata.

2.4 Caratteristiche specifiche del percorso curricolare e/o della sperimentazione

Sfruttando autonomia e flessibilità è stato modificato il piano orario ministeriale come si evince dalla tabella soprariportata, associando l'insegnamento di elettronica a sistemi automatici invece che a elettrotecnica.

3. Obiettivi generali raggiunti

3.1 Obiettivi didattici

Per l’ultimo anno il Collegio evidenzia nel POF i seguenti obiettivi trasversali:
  1. saper far valere i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità che sono alla base della vita sociale;
  2. utilizzare in modo consapevole e critico gli strumenti della partecipazione alla vita scolastica messi a disposizione;
  3. gestire le situazione di conflitto mediante le capacità di mediare e di negoziare per creare spazi di condivisione;
  4. acquisire le conoscenze fondamentali di tutte le discipline comprese nel curricolo sviluppando la capacità di interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi linguaggi e fonti d’informazione;
  5. utilizzare efficacemente le capacità di studio, di riflessione, di corretta applicazione e rielaborazione delle conoscenze anche mediante la scelta di strategie adatte ai propri stili di apprendimento e di studio;
  6. conoscere e apprezzare i prodotti artistici, culturali, scientifici e tecnologici nelle loro dimensioni storiche e sociali e valutare il loro ruolo nella società.
  7. utilizzare la capacità di valutazione delle situazioni problematiche mediante le strategie del problem posing (analisi e riflessione sulla situazione problematica, concettualizzazione e esposizione del problema);
  8. affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline;
  9. prendere consapevolezza dell’opportunità di controllare attendibilità e validità dei risultati ottenuti nei vari processi lavorativi o nelle procedure individuate per la soluzione di problemi, acquisire capacità di giudizio sulla utilità di strumenti e mezzi di lavoro e sulla significatività dei risultati ottenuti, documentare il lavoro svolto;
  10. condurre in maniera autonoma esperienze di laboratorio, elaborare e realizzare semplici progetti tipici delle discipline tecnico - scientifiche;
  11. acquisire la capacità di presentare autonomamente argomenti di studio e di interesse personale usando anche strumenti multimediali;
  12. potenziare la conoscenza delle caratteristiche e della natura del mondo del lavoro anche mediante esperienze dirette e integrate con il curricolo scolastico;
  13. acquisire consapevolezza delle modalità e delle difficoltà relative alle scelte da compiere al termine del percorso di studio secondario;
  14. acquisire la conoscenza delle caratteristiche dell’offerta proveniente dal mondo del lavoro e le opportunità di formazione presenti sul territorio al fine di compiere scelte consapevoli al termine del percorso scolastico;
  15. acquisire gli strumenti linguistici per poter studiare una disciplina utilizzando una lingua straniera.

3.2 Obiettivi specifici

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.

  1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
  2. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi
  3. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.
  4. Gestire progetti.
  5. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
  6. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.
  7. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

4. Attività svolte finalizzate al raggiungimento degli obiettivi socio-affettivi, di comportamento e motivazione

Per raggiungere gli obiettivi relativi all'area socio - affettiva il CdC ha individuato le seguenti strategie:
- motivare gli allievi al rispetto delle regole di Istituto mediante dialogo, discussione ed esempi, stimolandoli anche alla trasmissione di dette regole ai compagni meno corretti;
- stimolare gli alunni alla riflessione ed alla valutazione delle conseguenze dei propri comportamenti affinchè eventuali errori diventino occasione di autocritica e crescita personale;
- proporre lavori di gruppo per consolidare la collaborazione reciproca;
- promuovere esperienze che aiutino gli alunni a fare propri ed a trasmettere i valori della nostra Costituzione.

5. Attività svolte di recupero

Vista la situazione iniziale il CdC ha programmato le seguenti attività e/o modalità di lavoro finalizzate al recupero delle competenze, delle conoscenze e delle abilità di carattere trasversale:
- predisposizione di momenti di potenziamento e recupero in classe durante le lezioni curricolari;
- è stata operata una revisione della programmazione e un rallentamento nello svolgimento del programma di matematica ed elettrotecnica a causa delle difficoltà diffuse evidenziate da parte di alcuni studenti della classe;
-sono stati stimolati gli alunni a frequentare le attività di sportello e studio pomeridiano attivate dalla scuola;
- nello svolgimento dei compiti a casa, gli alunni hanno potuto interagire con i docenti attraverso le stanze dei docenti.

6. Attività svolte di approfondimento

Il CdC ha attivato le seguenti attività finalizzate a

A) APPROFONDIMENTO
Gli alunni sono stati stimolati all'approfondimento di alcuni argomenti attraverso letture mirate, visione di documentari storici e/o film, esercizi e alla presentazione di quanto elaborato tramite PowerPoint.

B) USO DEI LABORATORI E DIDATTICA LABORATORIALE
Gli studenti sono stati stimolati alla produzione di un progetto individuale e/o di gruppo da presentare in sede d'esame.

7. Attività integrative realizzate

Il CdC ha programmato le seguenti attività integrative e/o extracurricolari:
visite guidate sul territorio e comunque qualsiasi offerta culturale che provenga dal territorio stesso (regione e zone limitrofe), purchè coerenti con il progetto educativo;
partecipazione a conferenze programmate dall'Istituto (ambito storico-letterario, tecnico-scientifico ecc.);
partecipazione della classe ai progetti d'Istituto ed alle attività di orientamento;
partecipazione ad esposizioni di settore e/o spettacoli teatrali e conferenze.

8. Elenco progetti realizzati

Orientamento in uscita
Sportello pomeridiano
Studio pomeridiano assistito
Progetto orientamento in ingresso a.s. 2017-18
Centro Sportivo Scolastico
Alpi Apuane, conoscerle per rispettarle
Biblioteca d'Istituto
Realizzazione insegna luminosa
Patente Europea del Computer “ECDL”
Completamento "Gestione di una serra automatizzata"
Curricolo di "Cittadinanza e Costituzione"

9. Attività di Educazione Civica

10. Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (ASL)

11. Criteri di valutazione adottati

CRITERI DI VALUTAZIONE ULTIMO ANNO (Delibera del Collegio dei docenti n. 46 del 14 giugno 2014)
I criteri di giudizio per l’attribuzione del voto di condotta comprendono la maturazione e crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo oggetto di valutazione ed eventuali singoli episodi che hanno dato origine a sanzioni disciplinari. In particolare le voci relative alla valutazione del comportamento sono:
  1. SOCIALIZZAZIONE E RELAZIONI CON I COMPAGNI
  2. RISPETTO DELLE REGOLE, DELL’AMBIENTE SCOLASTICO E DELLE COSE
  3. GRADO DI COLLABORAZIONE CON DOCENTI E COMPAGNI 4
  4. RITARDI E GIUSTIFICAZIONI ASSENZE
  5. EVENTUALI SANZIONI DISCIPLINARI
Il voto di condotta è espresso a maggioranza del CdC su proposta del coordinatore sulla base dei seguenti criteri:
  1. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico.
  2. La valutazione del secondo quadrimestre deve tenere conto delle modalità cn cui lo studente ha reagito ad eventuali richiami o sanzioni disciplinari irrogate nel primo quadrimestre al fine di prendere in considerazione nella valutazione finale i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
VOTO 1 - 5
Lo studente ha contravvenuto alle regole, è stato sospeso per un periodo significativo dalle lezioni a causa di comportamenti gravi che violano lo Statuto Studenti nei due ambiti seguenti:
  1. responsabilità rispetto all’articolo 4, commi 9 e 9bis dello Statuto delle studentesse e degli studenti per reati che violano la dignità e il rispetto della persona o costituiscono pericolo per l’incolumità delle persone e/o allarme sociale ;
  2. responsabilità rispetto all’articolo 3 commi 1, 2 e 5 dello Statuto delle studentesse e degli studenti che comportano inosservanza dei propri doveri di studenti (frequenza regolare, impegno assiduo di studio, rispetto verso le persone e le cose ).
Inoltre, successivamente a tali episodi, non ha dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nell’assimilazione di regole/valori e nel concreto comportamento di rispetto della normativa dello Stato e dell’Istituto.
L’attribuzione del voto da 1 a 5 è proporzionale alla gravità dei comportamenti e alle sanzioni irrogate.

VOTO 6
Lo studente contravviene a norme di partecipazione corretta alla vita della comunità scolastica; ha bisogno di un continuo intervento di richiamo verbale e/o scritto e solo grazie ad esso dimostra di aver conseguito qualche miglioramento.
Sono inoltre da prendere in considerazione eventuali sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento dalle lezioni, la presenza di ritardi non motivati e/o non giustificati, frequenza non assidua con assenze non dovute a motivi che possono comportare l’applicazioni delle deroghe previste dal collegio dei docenti pur in presenza di giustificazioni regolari, giustificazioni non regolari.

VOTO 7
Lo studente applica parzialmente o in modo discontinuo le regole; ha bisogno di richiami e solo grazie ad essi sono constatabili miglioramenti
Sono tollerati nel periodo oggetto di valutazione non più di un avvertimento scritto o non più di due note disciplinari.
Sono inoltre da prendere in considerazione eventuale presenza di ritardi non motivati anche se giustificati, frequenza non sempre assidua con assenze non dovute a motivi che possono comportare l’applicazioni delle deroghe previste dal collegio dei docenti pur in presenza di giustificazioni regolari.

VOTO 8
Lo studente dimostra di avere assimilato regole e valori fondamentali di rispetto della persona e osserva le fondamentali regole della vita scolastica anche se in qualche caso ha avuto bisogno di essere richiamato.
La frequenza è regolare (o le assenze sono dovute a motivi che possono comportare l’applicazioni delle deroghe previste dal collegio dei docenti).
I ritardi possono essere sporadici e comunque giustificati. È tollerata nel periodo oggetto di valutazione non più di un nota disciplinare.

VOTO 9
Lo studente dimostra di avere assimilato regole e valori fondamentali di rispetto della persona e osserva le regole della vita scolastica senza bisogno di richiami.
Partecipa alla vita scolastica. Non devono essere state irrogate sanzioni disciplinari nel periodo oggetto di valutazione.La frequenza è assidua (o le assenze sono dovute a motivi che possono comportare l’applicazioni delle deroghe previste dal collegio dei docenti).

VOTO 10
Lo studente dimostra di aver assimilato il valore della convivenza civile poiché esprime rispetto e solidarietà nei rapporti interpersonali e partecipazione attiva alla vita della classe e della scuola.
Rispetta e condivide le regole individuate nel Regolamento di Istituto Non devono essere state irrogate sanzioni disciplinari nel periodo oggetto di valutazione o nel corso dell’anno scolastico.
La frequenza è assidua (o le assenze sono dovute a motivi che possono comportare l’applicazioni delle deroghe previste dal collegio dei docenti)

CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL'ESAME FINALE
I criteri che seguono sono:
  • necessari per fornire punti di riferimento omogenei per tutti i consigli di classe;
  • vincolanti per tutti i Consigli di classe in quanto l’individuazione di tali criteri costituisce, in base alla normativa vigente, competenza specifica del Collegio dei docenti, pur rimanendo il processo di valutazione dei singoli alunni un atto specifico dei singoli Consigli esente da automatismi decisionali.
Eventuali scostamenti da parte dei Consigli di classe rispetto ai criteri deliberati dal Collegio dovranno essere indicati nel verbale del Consiglio di classe e adeguatamente motivati.
Ogni decisione del Consiglio di classe dovrà essere motivata. L’ammissione all’esame finale del secondo ciclo è all’unanimità nel caso in cui le proposte di voto siano tutte sufficienti.
Nel caso in cui invece tra le proposte di voto dei docenti sia presente anche una sola insufficienza, si propone la votazione a maggioranza per l&rsquoalunno al fine di decidere la non ammissione quando le numerose insufficienze (maggiori di tre) evidenzino lacune gravi in un numero elevato di discipline o quando, pur in presenza di insufficienze non numerose, queste siano gravi e riguardino le discipline di indirizzo.
Il credito scolastico è assegnato ad ogni studente dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale tenendo conto dei criteri indicati dalla normativa vigente ( DPR 323/1998 art 11) e dei criteri approvati dal Collegio docenti del 19 Dicembre 2013 secondo la seguente proposta:
Dopo aver calcolato la media dei voti compreso il voto di condotta e individuata la fascia corrispondente , si assegna:
il massimo della fascia se allo studente vengono riconosciuti almeno tre dei seguenti indicatori:
  1. media dei voti pari o superiore a 0,5 ;
  2. consapevole volontà di migliorare il proprio livello di partenza attraverso la partecipazione corretta e propositiva al dialogo educativo; deliberato a maggioranza dal C.d.C.
  3. assiduità nella frequenza: assenze inferiori al 12% del monte ore totale di assenze, escluse le assenze previste per le deroghe;
  4. attestati di partecipazione ai progetti proposti dalla scuola, attività di alternanza scuola – lavoro e di orientamento rilasciati nell’anno scolastico di riferimento;
  5. attestati rilasciati da enti esterni alla scuola legati ad attività svolte al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all&rsquoambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. (Decreto Ministeriale 10 febbraio 1999, n. 34) rilasciati nell’anno scolastico di riferimento
il minimo della fascia :
  • se lo studente non presenta la situazione precedente;
  • se il giudizio dello studente è stato sospeso, a meno che non siano presenti almeno tre indicatori e abbia ottenuto valutazioni pari o superiori a 7 nelle prove di Settembre.
  • Se lo studente ha beneficiato per essere ammesso alla classe successiva, all’esame finale del secondo ciclo del voto o per la sospensione del giudizio del voto di consiglio per modificare anche una sola proposta di voto, viene attribuito il minimo della fascia.
DEROGHE ASSENZE
In relazione alle deroghe motivate e straordinarie previste dall’ART 14 comma 7 del DPR 122/2009 che prevede per procedere alla valutazione finale di ciascun alunno la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato, relative ad assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati, il Collegio dei Docenti, con delibera n° 19 del 13 Novembre 2013, ha deciso che tali deroghe possano essere concesse solo per assenze legate a motivi di salute o personali con le seguenti caratteristiche:
  • assenze continuative e prolungate (non inferiore a 10 giorni per ciascuna assenza) determinate da problemi di salute documentati mediante certificato medico;
  • assenze ripetute (minimo 10 giorni) legate a patologie croniche, a terapie e/o cure programmate di cui la scuola è stata debitamente informata mediante certificato medico fin dall’inizio dell’anno scolastico o fin dall’inizio delle assenze o dalla diagnosi legate alla patologia (in tal caso sarà cura della famiglia o dello studente indicare nella giustificazione di ciascun giorno di assenza la motivazione in modo tale che sia riconducibile alla patologia);
  • donazioni di sangue;
  • assenze prolungate (minimo 15 giorni) per gravi motivi personali o familiari documentati anche mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio e/o autocertificazione fin dal momento in cui è iniziata l’assenza;
  • assenza per partecipazione ad attività sportive agonistiche o per allenamenti presso società sportive agonistiche in preparazione di gare ufficiali documentati dalla società sportiva fin dal momento in cui è tale attività è iniziata;
  • assenze dovute all’adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).
  • per gli studenti lavoratori, assenze dovute allo svolgimento di attività lavorative documentate con dichiarazione del datore di lavoro per i lavoratori dipendenti e mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio e/o autocertificazione per i lavoratori autonomi fin dal momento in cui è tale attività è iniziata.

Le deroghe possono essere concesse a condizione che il consiglio di classe abbia la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati sulla base delle verifiche effettuate e degli obiettivi valutati rispetto a quelli previsti per la promozione all’anno successivo o all’ammissione all’esame finale del secondo ciclo.

12. Criteri di valutazione delle singole discipline

Il voto relativo a ciascuna disciplina è espressione di una sintesi valutativa da parte del consiglio di classe che a maggioranza delibera sulla proposta di ciascun docente fondata su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie coerenti con gli obiettivi di ciascuna disciplina e con le strategie metodologico didattiche adottate e indicate in modo dettagliato nelle programmazioni di dipartimento, di classe e disciplinari e su osservazioni riguardanti il processo di apprendimento. In ogni disciplina il voto esprime i livelli raggiunti rispetto agli obiettivi e ai risultati di apprendimento indicati nella programmazione disciplinare declinati sulla base di:
1 - RISULTATI OTTENUTI IN CIASCUNA DISCIPLINA RELATIVI A CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE EVIDENZIATI ATTRAVERSO UN NUMERO SUFFICIENTE DI VERIFICHE DI DIVERSA TIPOLOGIA ANCHE IN RELAZIONE AL LORO SVILUPPO COMPLESSIVO NEL CORSO DELL’ANNO O DELLA REALIZZAZIONE DEI DIVERSI MODULI;

2 - IMPEGNO, INTERESSE VERSO LA DISCIPLINA E PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI E ALLE ATTIVITÀ EVIDENZIATI ATTRAVERSO LA PUNTUALITÀ E LA COSTANZA NELL’ESECUZIONE DEI COMPITI E DELLE CONSEGNE, COMPRESI QUELLI ASSEGNATI COME LAVORO DOMESTICO.

3 – AUTONOMIA E PADRONANZA DEL METODO STUDIO EVIDENZIATI ATTRAVERSO LA CAPACITÀ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO E DI DOCUMENTARLO.
 
Criteri per la formulazione delle proposte di voto relative alle discipline:

1 Rifiuto costante di sottoporsi alle valutazioni (NC se la mancanza di valutazioni è dovuta a cause di forza maggiore).

2 Gravi lacune nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnate da assenza di impegno e talvolta dal rifiuto di sottoporsi alla valutazione. Ancara scarsa l'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

3 Gravi lacune nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l
anno in corso accompagnate da assenza di impegno e di progressi rispetto alla situazione iniziale. Ancora carente l'autonomia del metodo di studio e di organizazione del lavoro.

4 Gravi lacune nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnate però da assiduità di impegno e dalla volontà di recuperare che hanno portato a miglioramenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

oppure

Lacune diffuse nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnate da scarso impegno che ha determinato limitati miglioramenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

5 Lacune non gravi ma diffuse nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnate però da un impegno costante che ha portato a miglioramenti evidenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

Oppure

Lacune non gravi nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l’anno in corso ma accompagnate da scarso impegno che ha determinato limitati miglioramenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

6 Lacune non gravi nelle conoscenze, nelle abilità e nelle competenze fondamentali previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnate da costante impegno che ha portato a miglioramenti significativi rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

Oppure

Raggiungimento degli obiettivi minimi relativi a conoscenze, abilità e competenze previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnato però da un impegno saltuario che ha determinato limitati miglioramenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

7 Raggiungimento degli obiettivi minimi relativi a conoscenze, abilità e competenze previste dagli obiettivi per l’anno in corso accompagnato però da un impegno costante che ha portato a miglioramenti significativi rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

Oppure

Raggiungimento della maggior parte degli obiettivi previsti per l’anno in corso in termini di conoscenze, abilità e competenze accompagnato da un impegno non sempre costante che ha determinato limitati miglioramenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

8 Raggiungimento della maggior parte degli obiettivi previsti per l’anno in corso in termini di conoscenze, abilità e competenze accompagnato da un impegno costante che ha portato a miglioramenti significativi rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

Oppure

Raggiungimento degli obiettivi previsti per l’anno in corso non sempre però accompagnato da un impegno costante che ha determinato limitati miglioramenti rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

9 Raggiungimento degli obiettivi previsti per l’anno in corso accompagnato da un impegno costante con possibili margini di ulteriore miglioramento rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

Oppure

Pieno raggiungimento degli obiettivi previsti per l’anno in corso accompagnato da un impegno non sempre costante che ha portato miglioramenti non sempre significativi rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.

10 Pieno raggiungimento degli obiettivi previsti per l’anno in corso accompagnato da un impegno costante e dalla partecipazione assidua alle lezioni che ha portato a miglioramenti significativi rispetto alla situazione di partenza relativa sia ai risultati sia all'autonomia del metodo di studio e di organizzazione del lavoro.
L’impegno è riferito alla puntuale esecuzione puntuale dei compiti e delle consegne, alla partecipazione alle lezioni anche mediante la formulazione di proposte e l’aiuto fornito ai compagni, all’assenza di rifiuti di sottoporsi alle valutazioni, alla cura del materiale.

13. Modalità di valutazione

Le fasi e le modalità per l’attribuzione della valutazione disciplinare sono:

  1. Rilevazione della situazione iniziale (valutazione diagnostica): accertamento, da parte del docente, delle conoscenze e delle abilità degli studenti, indispensabili per affrontare un nuovo argomento; per le classi iniziali dei cicli si prevedono test strutturati per materia o per area disciplinare al fine di individuare il livello di preparazione e il possesso dei prerequisiti necessari per l’avvio del percorso scolastico; per le classi intermedie si prevede un periodo di ripasso cui seguirà una verifica strutturata o non strutturata.
  2. Verifica e valutazione in itinere (valutazione formativa): accertamento, durante il lavoro stesso, del modo in cui procede l'apprendimento per sviluppare nello studente la capacità di autovalutarsi considerando l'errore non attribuibile a mancanza di impegno o di studio un possibile elemento utile del processo formativo; tale valutazione ha un valore fondamentale per il docente stesso in funzione anche di eventuali attività di recupero finalizzate a colmare le lacune evidenziate; ogni insegnante per poter formulare periodicamente le proprie valutazioni effettuerà verifiche di diverse tipologie specificate nella programmazione disciplinare in quantità pari o superiore a quella indicata dal Consiglio di classe nella programmazione di classe. Gli esiti delle varie prove dovranno essere tempestivamente comunicati allo studente. Inoltre, compatibilmente con il calendario delle lezioni e la quantità di ore assegnate a ciascuna disciplina, dovrà essere offerta la possibilità di recuperare le prove insufficienti entro la data prevista per il termine delle lezioni per ciascun quadrimestre/trimestre o nel quadrimestre/trimestre successivo. Nella programmazione del Consiglio di classe verranno indicati i criteri e le modalità per il recupero. Ogni docente indicherà nella propria programmazione le modalità per il recupero e l’approfondimento e quelle per la valutazione delle prove di recupero in relazione al periodo in cui verranno effettuate e alle specificità della propria disciplina sulla base dei criteri stabiliti nella programmazione del consiglio di classe. I compiti in classe dovranno essere riconsegnati corretti entro quindici giorni dalla loro effettuazione. La quantità inadeguata di valutazioni deve essere motivata. Ciascun docente dovrà specificare in sede di scrutinio nel caso di assenze prolungate se le verifiche effettuate sono sufficienti per valutare lo studente in relazione agli obiettivi fissati per la classe.
  3. Valutazione sommativa periodica (valutazione sommativa): accertamento delle conoscenze degli studenti e delle loro capacità di utilizzarle in modo appropriato, al termine di un periodo didattico (quadrimestre o trimestre); tale valutazione, che avviene alla fine del percorso indicato in precedenza, è poi tradotta nella proposta di voto al termine di ciascun periodo didattico deliberato dal Collegio dei docenti e dalla delibera di attribuzione del voto da parte del Consiglio di Classe. Il voto finale proposto dal docente non scaturirà dalla media dei voti riportati nelle verifiche ma anche dall’osservazione e dalla documentazione dell’andamento del processo di apprendimento di cui le singole verifiche sono parte fondamentale ma non esclusiva.
Ciascun docente indicherà nella propria programmazione:
  • conoscenze (argomenti, concetti, informazioni), abilità e competenze che dovranno essere acquisite alla fine di ciascun periodo;
  • obiettivi minimi richiesti per una valutazione sufficiente;
  • eventuali obiettivi personalizzati per studenti disabili;
  • criteri di valutazione utilizzati nelle prove di verifica.
In relazione a quanto previsto dalla C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 che assegna al Collegio dei docenti la responsabilità di decidere se negli scrutini intermedi delle classi interessate dalla riforma utilizzare un voto unico o voti separati per lo scritto, l’orale e le eventuali prove pratiche, considerato che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa che riguarda il processo di apprendimento nel suo complesso, si delibera di utilizzare nel primo periodo per ciascuna disciplina un voto unico, come nello scrutinio finale.

Nelle valutazioni deve essere utilizzata tutta la scala di voti in decimi.

14. Indicazioni, modalità e criteri per gli strumenti di verifica e valutazione

Il CdC ha fornito le seguenti indicazioni ed individuato le seguenti modalità per le verifiche e la valutazione:

TIPOLOGIA DI PROVE
Verifiche scritte: sono state effettuate prove conformi alle tipologie d'esame e verranno proposte simulazioni di prima e terza prova; in particolare, per la prima prova, sono state effettuate due simulazioni comuni a tutte le classi quinte dell'Istituto.
Verifiche orali: sono stati utilizzati colloqui tradizionali, test, questionari ed interrogazioni brevi con domande, poste anche in giorni diversi, che hanno dato luogo, sommativamente, ad una valutazione.
Sono state inoltre proposte prove grafiche e pratiche sia individuali che di gruppo.

NUMERO MINIMO DI PROVE PER PERIODO SCOLASTICO
Sono state effettuate, per il primo periodo, almeno tre prove per le materie che prevedono un insegnamento di quattro o più ore settimanali; almeno due prove per quelle che hanno un numero di ore inferiori. Per il secondo periodo, almeno quattro prove per le materie che prevedono un insegnamento di quattro o più ore settimanali; almeno tre prove per quelle che hanno un numero di ore inferiori. 

ALTRE INDICAZIONI
In tutte le discipline, ad eccezione di IRC e Progettazione di Sistemi elettrici ed elettronici, la programmazione e la valutazione sono modulari.

15. Simulazione della prima prova

Sono state effettuate due simulazioni di prima prova comune a tutte le classi quinte dell'Istituto. Testi e griglie di correzione sono allegati al documento.

La prima simulazione è stata effettuata il giorno 07.03.2018, la seconda simulazione il giorno 18.04.2018.

16. Simulazione della seconda prova

E' stata effettuata una simulazione di seconda prova il giorno 26.04.2018. Testo e griglia di correzione sono allegati al documento.

17. Simulazione del colloquio

Il CdC non ha programmato simulazioni del colloquio.

18. Relazione del docente di Lingua e letteratura Italiana

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

Modulo 1. L'età del Positivismo: la Scapigliatura, il Naturalismo e il Verismo. G.Carducci ( Periodo: ottobre - novembre )

Il Positivismo, concetti chiave.
Realismo e Naturalismo, caratteri generali.
E. Zola : la prefazione a "Il romanzo sperimentale", pag. 28 - 29.
Il Verismo, caratteri generali. Confronto con il Naturalismo.
Giovanni Verga. La vita, le opere, il pensiero e la poetica.
Da "Vita dei campi": " La lupa ", pag. 74 - 77.
Da "Novelle dei campi" "La roba", pag. 107 - 110; "Libertà", pag. 115.
"Il ciclo dei vinti" e "I Malavoglia", conoscenza dell' opera.
"Prefazione", pag. 85 - 86 ; " La famiglia Malavoglia ", pag. 90 - 92.

La Scapigliatura, linee essenziali.

Giosue Carducci. Vita, opere, pensiero e poetica.
Da "Rime nuove": " Pianto antico", pag. 159 - 160.
Da "Odi barbare" : "Alla stazione in una mattina d' autunno ", pag. 162 - 164.

Modulo 2. Il Decadentismo. ( Periodo : dicembre - gennaio ).

Il Decadentismo, caratteri generali. Confronto con il Romanticismo.

C. Baudelaire. Vita, opere, pensiero e poetica.
Da " I fiori del male" : " Spleen", pag. 194 - " Corrispondenze ", pag. 196 - 197.
Il Simbolismo e i poeti maledetti, linee essenziali.

Modulo 3. Giovanni Pascoli. ( Periodo: febbraio )

Il Decadentismo italiano, caratteri generali.

Giovanni Pascoli. Vita, opere, pensiero e poetica.
Da "Myricae":
" Lavandare", pag. 232.
" X Agosto ", pag. 234.
Il trittico: "Temporale", pag. 242 - "Il lampo", pag. 247 - "Il tuono", pag. 249.
"Novembre", pag. 244.

Da " Canti di Castelvecchio":
"Nebbia", pag. 253.
" Il gelsomino notturno", pag. 255 - 256.

Modulo 4. Gabriele D'Annunzio.( Periodo : febbraio ).

La tipologia dell' eroe decadente.

Gabriele D' Annunzio. Vita, opere, pensiero e poetica.
Da "Laudi":
"La sera fiesolana", pag. 301 - 303.
"La pioggia nel pineto ", pag. 305 - 309.

Da " Il piacere ": " Ritratto di Andrea Sperelli " ( fotocopia ).

Da "Notturno " : " Deserto di cuore ", pag. 334 - 336.

Modulo 5 . La poesia italiana dei primi del Novecento.( Periodo: marzo ).

La poesia crepuscolare, caratteri generali.

Sergio Corazzini " Desolazione del povero poeta sentimentale ", pag. 348 - 350.
Guido Gozzano " La signorina Felicita ovvero la felicità ", pag. 353 - 357.
Marino Moretti " Io non ho nulla da dire ", pag.360 - 362.

Modulo 6. Le Avanguardie storiche. ( Periodo : marzo ).

Il Futurismo, caratteri generali.
"Manifesto del Futurismo ", pag. 420 - 421.
Da " Zang tumb tumb ": " Il bombardamento di Adrianopoli ", pag. 428 - 429.

Modulo 7. Italo Svevo. ( Periodo:  marzo - aprile ).

Vita, opere, pensiero e poetica.
I romanzi dell' inetto.
Da " La coscienza di Zeno ":
"Prefazione - Preambolo ", pag. 469 - 470.
" L' ultima sigaretta ", pag. 472 - 475.
" Una catastrofe inaudita ", pag. 492 - 493.

Modulo 8. Luigi Pirandello. ( Periodo : aprile ).

Vita, opere, pensiero e poetica.
Da "L' umorismo ": " Il sentimento del contrario", pag. 525 - 526.
Da " Il fu Mattia Pascal ":
" Premessa ", pag.531 - 533.
" Cambio treno ", pag.534 - 538.

Modulo 9. Giuseppe Ungaretti. ( Periodo: maggio ).

Caratteristiche della poesia italiana del Novecento.

Vita, opere, pensiero e poetica.
Da " Allegria ":
" Veglia ", pag. 616.
" Fratelli ", pag. 620.
" I fiumi ", pag. 626 - 629.
" San Martino del Carso ", pag. 636.

Ermetismo e poesia civile, concetti chiave.

Salvatore Quasimodo.
Da " Acque e terre ": " Ed è subito sera ", pag. 690.
Da " Giorno dopo giorno " : " Alle fronde dei salici ", pag. 692.

Modulo 10 . Umberto Saba ( Periodo: maggio ).

Vita, opere, pensiero e poetica.
Dal " Canzoniere ":
"Trieste", pag. 737.
" Città vecchia", pag. 740.
" Amai ", pag. 744.

Modulo 11. Eugenio Montale ( Periodo : maggio ).

Vita, opere, pensiero e poetica.
Da " Ossi di seppia ":
" Non chiederci la parola", pag. 776.
" Meriggiare pallido e assorto ", pag. 779.
" Spesso il male di vivere ", pag. 781.
" Cigola la carrucola ", pag. 784.

Da " Le occasioni ":
" La casa dei doganieri ", pag. 799 - 800.

Modulo 12. Il Neorealismo. ( Periodo: durante l'anno ).

Il Neorealismo, concetti chiave.
Primo Levi " Se questo è un uomo ", lettura integrale.

Modulo 13. La scrittura. ( Periodo: durante l'anno ).

Abilità linguistiche trasversali ai moduli. Esercitazioni sulle tipologie EdS.

 

 

B) Strumenti didattici e materiali

Libri di testo in adozione :

M. Sambugar - G. Salà " Letteratura & oltre ", vol. 3, La Nuova Italia.

A. Brancati - T. Pagliarani " La storia in campo ", vol. 3. La Nuova Italia.

Narrativa:

Primo Levi " Se questo è un uomo ", Einaudi.

Utilizzo di fotocopie, schemi, sintesi, video.

C) Caratteristiche delle prove di valutazione


TIPOLOGIA DELLE PROVE  EFFETTUATE

- Prove strutturate e semi-strutturate;
- Produzione di testi di varia tipologia ( Tipologie EdS );
- Simulazione  prima prova EdS;
- Questionari;
- Interrogazioni lunghe e brevi.

D) Obiettivi specifici

Saper padroneggiare gli argomenti del programma, individuandone le caratteristiche fondamentali e sviluppando su di essi argomentazioni coerenti con un linguaggio appropriato.
Saper analizzare, trasformare, sintetizzare ed interpretare i testi indicandone le coordinate storico - culturali, le componenti specifiche più significative, l' ideologia e il messaggio dell' autore.
Saper istituire collegamenti e confronti, sia tematici che stilistici, fra testi dello stesso autore e/o di autori diversi.
Saper produrre elaborati di tipo diverso ( con attenzione alle tipologie EdS) coerenti e coesi, utilizzando un linguaggio chiaro e adeguatamente corretto.

E) Iniziative di recupero

- Periodicamente sono stati predisposti momenti di potenziamento e recupero in classe durante le lezioni curriculari.

F) Iniziative per l'approfondimento



Gli alunni sono stati stimolati all'approfondimento anche personale di alcuni argomenti attraverso letture  di saggi - riviste settoriali - testi integrativi, visione di documentari storici, ricerche.

G) Attività integrative

La classe ha partecipato alle conferenze di ambito storico letterario programmate dall'Istituto.

H) Progetti


  Curriculo di "CITTADINANZA E COSTITUZIONE".

L) Obiettivi minimi

-Conoscere le fasi principali dello sviluppo della lingua italiana inerenti al programma.
- Conoscere in maniera sufficiente i contenuti, le coordinate temporali e la poetica dei principali autori analizzati.
- Individuare il significato generale di un testo e riconoscere le sue strutture fondamentali.
- Individuare le relazioni più significative tra i testi dello stesso autore e tra autori diversi.
- Produrre testi di diversa tipologia, argomentando in modo semplice, ma lineare.

M) Attività laboratoriali


Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


19. Relazione del docente di Storia

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

 

 

Modulo 1.L'età giolittiana.( Periodo: ottobre ) Crescita economica e società di massa; la Belle époque e le sue inquietudini; le riforme sociali e  il decollo industriale ; il suffragio universale maschile ; la guerra di Libia e la caduta di Giolitti.


Modulo 2. La prima guerra mondiale.( Periodo : novembre ) Le origini del conflitto; l'Italia dalla neutralità alla guerra; le fasi della guerra; i trattati di pace.

Modulo 3. La Russia dalla rivoluzione alla dittatura.( Periodo : nov. - dic. ) La Russia prerivoluzionaria; le rivoluzioni del 1917; la " rivoluzione d' ottobre "; dal comunismo di guerra alla NEP; la nascita dell'Urss; Stalin e lo stalinismo. I gulag.

 

Modulo 4. Dopo la guerra: sviluppo e crisi.( Periodo : gennaio ) Crisi e ricostruzione economica; trasformazioni sociali e ideologie; la crisi del '29 e il New Deal.

 

Modulo 5. L'Italia dal dopoguerra al fascismo.( Periodo: febbraio ) Le trasformazioni politiche nel dopoguerra; la crisi dello Stato liberale; l'ascesa del fascismo; la costruzione dello Stato fascista; la politica sociale ed economica; la politica estera e le leggi razziali. La guerra civile spagnola ( cenni ).

 

Modulo 6. La Germania dalla repubblica di Weimar al Terzo Reich. ( Periodo : marzo - aprile ) La repubblica di Weimar; Hitler e la nascita del nazionalsocialismo; la costruzione dello Stato totalitario; l'ideologia nazista e l'antisemitismo; l'aggressiva politica estera di Hitler.

 

Modulo 7. La seconda guerra mondiale. ( Periodo: aprile - maggio ) La guerra lampo; la svolta del 1941; la controffensiva alleata; la caduta del fascismo e la guerra civile in Italia; la vittoria degli Alleati; lo sterminio degli Ebrei. La Resistenza.

 

Modulo 8. Usa-Urss: dalla guerra fredda al tramonto del bipolarismo. ( Periodo: maggio ) Dalla pace alla guerra fredda; la crisi del sistema bipolare; dalla nuova guerra fredda al crollo dell'Urss. La costruzione dell'Europa unita. Linee essenziali.

 

Modulo 9. Lo scenario mondiale tra decolonizzazione e neocolonialismo ( Periodo: maggio )  Avvenimenti essenziali e concetti chiave.

 

Modulo 10. L'Italia repubblicana.( Periodo: maggio - giugno ) La ricostruzione economica; lo scenario politico del dopoguerra; gli anni dal centrismo al centro-sinistra. Linee essenziali.


Modulo 11Cittadinanza e Costituzione.( Periodo: durante l' anno ).

I rapporti tra Stato e Chiesa in Italia.
La Costituzione italiana.
Dichiarazione universale dei diritti umani, 10 dic. 1948.
 

 

 

 

B) Strumenti didattici e materiali

Libro di testo in adozione:

A. Brancati - T. Pagliarani " La storia in campo ", vol. 3, La Nuova Italia.
 
Utilizzo di schemi, sintesi e video.

C) Caratteristiche delle prove di valutazione


TIPOLOGIA DELLE PROVE  EFFETTUATE:

- Prove strutturate e semistrutturate;
- Trattazioni sintetiche,
- Quesiti a risposta singola;
- Interrogazioni lunghe e brevi.

D) Obiettivi specifici

Saper inquadrare, comparare, interpretare criticamente i diversi fenomeni storici.
Saper individuare i nessi causa - effetto negli eventi storici esaminati.
Saper adoperare concetti e termini specifici in modo appropriato.
Saper usare gli strumenti fondamentali del lavoro storico.
Avere il senso della complessità delle epoche studiate.
Saper cogliere il significato dei testi storiografici, saperli sintetizzare ed esporre.
Saper relazionare per iscritto su argomenti del programma e/o approfondirli con ricerche personali.

E) Iniziative di recupero

- Periodicamente sono stati predisposti momenti di potenziamento e recupero in classe durante le lezioni curriculari.

F) Iniziative per l'approfondimento



Gli alunni sono stati stimolati all'approfondimento anche personale di alcuni argomenti attraverso ricerche, letture mirate, visione di documentari storici.

G) Attività integrative

La classe ha partecipato alle conferenze programmate dall'Istituto di ambito storico.

H) Progetti


Curriculo di  "CITTADINANZA E COSTITUZIONE".

L) Obiettivi minimi

-Conoscere gli avvenimenti principali e i personaggi storici più importanti della storia d'Italia inserita nel contesto europeo e internazionale.
-Consolidare la conoscenza delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche dell'Italia e dell'Europa.
-Saper utilizzare le informazioni ricavate dal testo per ricostruire un fatto storico.
-Saper riconoscere gli aspetti essenziali degli avvenimenti studiati e saperli confrontare con quelli contemporanei.
-Saper riferire gli aspetti principali dei fatti esaminati in modo chiaro.
-Saper utilizzare il linguaggio specifico in modo sufficiente.
-Consolidare la conoscenza della Costituzione Italiana.

M) Attività laboratoriali


Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


20. Relazione del docente di Lingua inglese

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

Module 0: Ripasso e consolidamento strutture grammaticali e funzioni linguistiche; Writing the CV ( September- May)

Module 1: Production and distribution of electricity. (October - December)

Module 2: Microprocessors (January-March)

Module 3: Automation (March - April)

Module 4: Electric Machines ( April-May)



 

 



 

 

 

 

 


 

B) Strumenti didattici e materiali

Durante l'anno scolastico sono stati usati:
  • libri di testo, appunti, fotocopie, schemi, cd-audio, stereo;

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

Il CdC fornisce le seguenti indicazioni e individua le seguenti modalità per le verifiche e la valutazione:

TIPOLOGIA DI PROVE
Verifiche scritte: sono state effettuate prove conformi alle tipologie d'esame e sono state proposte simulazioni di prima e terza prova; in particolare, per Italiano, è stata effettuata una simulazione comune a tutte le classi quinte dell'Istituto.
Verifiche orali: sono stati utilizzati colloqui tradizionali, test, questionari ed interrogazioni brevi con domande, poste anche in giorni diversi, che hanno dato luogo, sommativamente, ad una valutazione.
Verranno inoltre proposte prove grafiche e pratiche sia individuali che di gruppo.

NUMERO MINIMO DI PROVE PER PERIODO SCOLASTICO
Sono state effettuate, per il primo periodo, almeno tre prove per le materie che prevedono un insegnamento di quattro o più ore settimanali; almeno due prove per quelle che hanno un numero di ore inferiori. Per il secondo periodo, almeno quattro prove per le materie che prevedono un insegnamento di quattro o più ore settimanali; almeno tre prove per quelle che hanno un numero di ore inferiori. 

ALTRE INDICAZIONI
In tutte le discipline, ad eccezione di IRC e Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici, la programmazione e la valutazione sono state modulari.

D) Obiettivi specifici

    1. Obiettivi Della Classe Quinta relativi all'anno in corso

Alla fine del quinto anno l’alunno conosce:

  • l’organizzazione del discorso nelle principali tipologie testuali, con particolare riferimento a quelle tecnico- professionali

  • le modalità di produzione di testi con l’ausilio di mezzi informatici in rete

  • le strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e lavoro

  • le strategie di comprensione di testi tecnici e di carattere socio- culturale

  • le strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso professionali

  • il lessico e la fraseologia di indirizzo

  • le modalità e i problemi di base della traduzione di testi tecnici dall’inglese in italiano

Alla fine del quinto l’alunno è in grado di:

  • esprimere e argomentare le proprie opinioni

  • utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale a seconda dei contesti

  • comprendere i punti principali e i dettagli di un testo in lingua standard relativi ad argomenti di studio, lavoro e professionale

  • utilizzare le principali tipologie testuali con particolare riferimento a quelle d’indirizzo

  • produrre relazioni scritte e orali, coerenti e coese

  • redigere e comprendere brevi relazioni tecniche, eventualmente, anche su semplici esperienze laboratoriali

  • utilizzare il lessico di settore compresa la nomenclatura riconosciuta a livelli internazionale

  • trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese 

    1. Obiettivi Minimi Della Classe Quinta

Alla fine del quinto anno l’alunno conosce:

  • l’organizzazione di base del discorso nelle principali tipologie testuali, con particolare riferimento a quelle tecnico- professionali

  • alcune modalità di produzione di testi con l’ausilio di mezzi informatici in rete

  • le strategie elementari di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e lavoro

  • le strategie di comprensione di testi tecnici e di carattere socio- culturale non particolarmente complessi

  • alcune strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso professionali

  • il lessico e la fraseologia di base di indirizzo

  • le semplici problematiche di base della traduzione di testi tecnici dall’inglese e dal francese in italiano.

Alla fine del quinto l’alunno è in grado di:

  • esprimere e argomentare le proprie opinioni in modo semplice

  • utilizzare alcune strategie nell’interazione e nell’esposizione orale a seconda dei contesti

  • comprendere i punti principali di un testo in lingua standard relativi ad argomenti di studio, lavoro e professionale

  • utilizzare alcune tipologie testuali con particolare riferimento a quelle d’indirizzo

  • produrre testi scritti e orali, non particolarmente complessi e sufficientemente coerenti e coesi

  • utilizzare in modo sufficientemente corretto il lessico di settore compresa parte della nomenclatura riconosciuta a livello internazionale

  • trasporre in lingua italiana brevissimi testi semplici scritti in inglese 

E) Iniziative di recupero

Vista la situazione iniziale il CdC ha programma le seguenti attività e/o modalità di lavoro finalizzate al recupero delle competenze, delle conoscenze e delle abilità di carattere trasversale:
- verranno predisposti momenti di potenziamento e recupero in classe durante le lezioni curricolari;
- in caso di difficoltà diffuse, si potrà operare una revisione della programmazione e/o un rallentamento nello svolgimento del programma;
- verranno stimolati gli alunni a frequentare le attività di sportello e studio pomeridiano attivate dalla scuola;
- nello svolgimento dei compiti a casa, gli alunni potranno interagire con i docenti attraverso le stanze dei docenti.

F) Iniziative per l'approfondimento

Il CdC decide di attivare le seguenti attività finalizzate a

A) APPROFONDIMENTO
Gli alunni verranno stimolati all'approfondimento anche personale di alcuni argomenti attraverso letture mirate, visione di documentari storici e/o film, esercizi.

B) USO DEI LABORATORI E DIDATTICA LABORATORIALE
Gli alunni verranno stimolati alla produzione di un progetto individuale e/o di gruppo, da presentare all'esame. Gli alunni saranno invitati a partecipare a delle lezioni di robotica educativa rivolte alle classi terze dell'Istituto Don Milani.

G) Attività integrative

Il CdC ha programmato le seguenti attività integrative e/o extracurricolari:
visite guidate sul territorio e comunque qualsiasi offerta culturale che provenga dal territorio stesso (regione e zone limitrofe), purchè coerenti con il progetto educativo;
partecipazione a conferenze programmate dall'Istituto (ambito storico-letterario, tecnico-scientifico ecc.);
partecipazione della classe ai progetti d'Istituto ed alle attività di orientamento;
partecipazione ad esposizioni di settore e/o spettacoli teatrali e conferenze;
eventali stage aziendali nel periodo estivo;

H) Progetti

ORIENTAMENTO IN USCITA
SPORTELLO POMERIDIANO
STUDIO POMERIDIANO ASSISTITO
PROGETTO ORIENTAMENTO IN INGRESSO a.s. 2017-18
Centro Sportivo Scolastico
Alpi Apuane, conoscerle per rispettarle
Biblioteca d'Istituto.
Realizzazione insegna luminosa
Patente Europea del Computer “ECDL”
Completamento "Gestione di una serra automatizzata".
CURRICOLO DI "CITTADINANZA E COSTITUZIONE"

L) Obiettivi minimi

Alla fine del quinto anno l’alunno conosce:
  • l’organizzazione di base del discorso nelle principali tipologie testuali, con particolare riferimento a quelle tecnico- professionali
  • alcune modalità di produzione di testi con l’ausilio di mezzi informatici in rete
  • semplici strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e lavoro
  • strategie di comprensione di testi tecnici e di carattere socio- culturale non particolarmente complessi
  • alcune strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso professionali
  • il lessico e la fraseologia di base di indirizzo
  • semplici problematiche di base della traduzione di testi tecnici dall’inglese e dal francese in italiano
Alla fine del quinto l’alunno è in grado di:
  • esprimere e argomentare le proprie opinioni in modo semplice
  • utilizzare alcune strategie nell’interazione e nell’esposizione orale a seconda dei contesti
  • comprendere i punti principali di un testo in lingua standard relativi ad argomenti di studio, lavoro e professionale
  • utilizzare alcune tipologie testuali con particolare riferimento a quelle d’indirizzo
  • produrre testi scritti e orali, non particolarmente complessi e sufficientemente coerenti e coesi
  • utilizzare in modo sufficientemente corretto il lessico di settore compresa parte della nomenclatura riconosciuta a livello internazionale
  • trasporre in lingua italiana brevissimi testi semplici scritti in inglese e in francese

M) Attività laboratoriali


Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


21. Relazione del docente di Matematica

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

I moduli svolti nel seguente anno sono:
1) Ripasso: limiti e loro calcolo anche in caso indeterminato. Derivat adi una funzione in un punto: definizione e significato geometrico. Calcolo di derivate con uso delle formule di derivazione. Studio di funzione( razionale intera e fratta, irrazionele intera e fratta) e relativo grafico.Teoremi sulle funzioni derivabili: teorema di Fermat, Lagrange, Rolle, Cauchy( con dimostrazione) e De L'Hopital.
2) Integrali indefiniti L’integrale di una funzione: definizione di primitive e di integrale indefinito. Calcolo di integrali indefiniti elementari, immediati, per sostituzione e per parti.
3) Integrali definiti L’integrale definito: definizionee e uso per calcolare area di domini piani chiusi. le proprietà dell'integrale definito. la funzione integrale: definizione, il teorema della media integrale e il teorema fondamentale del calcolo integrale ( con dimostrazione).Volumi di solidi di rotazione sia con asse si rotazione x che Y. 
4) integrali impropri: definizione e calcolo della convergenza in caso di estremo infinito o di punto di discontinuità interno al'intervallo di integrazione.
5) equazioni differenziali del primo ordine: eqazione differenziale immediata, lineare, di Bernoulli, a variabili separabili problemi di Cauchy.
6) equazioni differenziali del secondo ordine: equazioni differenziali omogenee e non omogenee. Problemi di Cauchy.

B) Strumenti didattici e materiali

libro di testo.
appunti.
Esercizi sulla stanza docente.
fotocopie di argomenti teorici di approfondimento.

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

Seguendo le indicazioni del CdC sono state individuate le seguenti modalità per le verifiche e la valutazione:

TIPOLOGIA DI PROVE
Verifiche scritte: sono state effettuate prove conformi alle tipologie d'esame(terza prova)  e verifiche tradizionali con risoluzioni di esercizi  inerenti i diversi moduli.
Verifiche orali: colloqui tradizionali, test, questionari ed interrogazioni brevi con domande, poste anche in giorni diversi, che hanno dato luogo, sommativamente, ad una valutazione.

NUMERO MINIMO DI PROVE PER PERIODO SCOLASTICO
Verranno effettuate, per il primo periodo: tre prove. Per il secondo periodo, :quattro prove per le materie che prevedono un insegnamento di quattro o più ore settimanali;

D) Obiettivi specifici

Al termine dell'anno scolastico ciascun alunno ha raggiunto, a livelli differenti, i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze e abilità:
1) Eseguire studio di funzione con grafico relativo,conoscere i principali teoremi del calcolo differenziale e il loro significato.
2) Conoscere la definizione di integrale indefinito, conoscere le regole di integrazione e gli integrali indefiniti immediati.
3) Conoscere la definizione di integrale definito e le sue proprietà. 
4) Saper definire e riconoscere un integrale improprio.calcolare la convergenza di un integrale improprio.
4) Saper definire, riconoscere equazioni differenziali di primo e secondo ordine e conoscere le formule di risoluzione sia in caso omogeneo che non omogeneo.
5) saper calcolare integrali indefiniti immediati, per parti e sostituzione.
6) Saper calcolare aree di domini piani finiti o compresi tra due grafici, volumi di solidi di rotazione rispetto all'asse di rotazione x o y.
7) Saper calcolare la convergenza di un integrale improprio.
7)  Saper risolvere equazioni differenziali di primo e secondo ordine omogenee non omogenee e problemi di Cauchy.
8) Saper applicare equazioni differenziali per risolvere circuiti RC e RCL.

 

E) Iniziative di recupero

attività di recupero utilizzate:
- momenti di recupero in classe durante le lezioni curricolari;
- revisione della programmazione 8 non è stato svolto il modulo sulle serie)
- frequentaza all' attività di sportello e studio pomeridiano.
- esercizi svolti e pubblicati sulla stanza docente che gli alunni hanno potuto utilizzare

F) Iniziative per l'approfondimento

Non è stato effettuato approfondimento per lasciare spazio al recupero.

G) Attività integrative

partecipazione a conferenze programmate dall'Istituto (ambito tecnico-scientifico);

H) Progetti

ORIENTAMENTO IN USCITA
SPORTELLO POMERIDIANO
STUDIO POMERIDIANO ASSISTITO

L) Obiettivi minimi

Gli obiettivi minimi stabiliti per ogni modulo sono:

1)

Ripasso

Saper i passi necessari allo studio di una funzione ed utilizzare gli strumenti opportuni 
per effettuarlo. Saper interpretare un grafico o tracciare il grafico relativo allo studio effettuato.
Conoscere gli enunciati dei teoremi sulle funzioni derivabili e il loro significato geometrico. 
conoscere e sapere identificare i punti di discontinuità e non derivabilità di una funzione e classificarli.

2)

Integrali indefiniti

Saper calcolare l’integrale di una funzione.

Saper applicare l’integrazione per parti e per sostituzione.

3)

Integrali definiti

Conoscere il significato geometrico dell’integrale.

Saper calcolare l’area di figure curvilinee.

Saper calcolare il volume di solidi di rotazione.

4)

Integrali impropri

saper identificare un integrale improprio e determinare se converge o diverge.

5)

Equazioni differenziali

Saper risolvere semplici equazioni differenziali del I ordine.

Saper risolvere semplici equazioni differenziali del II ordine a coefficienti costanti omogenee e non omogenee.

M) Attività laboratoriali

non sono state effettuate attività laboratoriali.

Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


22. Relazione del docente di Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

Ripasso principali argomenti trattati nel precedente a.s.     (Settembre - Ottobre)

Sistemi trifase. Impianto di terra e tensione totale di terra. Calcolo della resistenza di terra. Sistemi di distribuzione TT, TN, IT. Sovracorrenti: sovraccarico e cortocircuito. Forma d’onda della corrente di cortocircuito. Apparecchiature di protezione. Calcolo delle reti in BT. Relè differenziale e relative classificazioni. Selettività. Dispositivi di protezione e di manovra: tipologie costruttive, criteri di scelta.

  • Cenni relativi agli impianti autoclave      (Ottobre)

Descrizione generale del sistema. Valutazione della potenza dell’elettropompa in funzione della portata e della prevalenza richieste. Rendimento. Perdite di carico distribuite e concentrate. Scelta di massima del diametro di una condotta. Caratteristica idraulica di una pompa centrifuga. Dispositivi elettrici e meccanici necessari per la realizzazione di un semplice impianto autoclave.

  • Interruttori      (Novembre)

Caratteristiche principali e tipologie costruttive per reti AT, MT, BT. Tensioni di ritorno e ristabilimento. Condizioni necessarie per l’estinzione dell’arco elettrico. Tensione di tenuta. Interruttori in olio, in SF6, a deionizzazione magnetica, sottovuoto, ad aria compressa, scatolati, aperti.

  • Elementi di illuminotecnica      (Ottobre - Novembre)

Flusso luminoso, intensità luminosa, efficienza luminosa, illuminamento, rendimento, solido fotometrico. Cenni alla teoria della riflessione di Lambert: coefficiente di assorbimento, di riflessione, di trasmissione. Calcolo illuminotecnico relativo ad ambienti di forma prismatica con il metodo del flusso totale.

  • Sovratensioni e relative protezioni       (Novembre)

Classificazione delle sovratensioni: sovratensioni di origine interna a frequenza di esercizio, a carattere oscillatorio ed impulsivo; sovratensioni di origine esterna. Dispositivi di protezione dalle sovratensioni: scaricatori spinterometrici e ad aste, funi di guardia, SPD, LPS.

  • Trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica      (Novembre)

Impiego di sistemi di trasmissione in corrente continua, corrente alternata monofase e trifase in funzione della convenienza economica legata ai costi dei materiali impiegati. Criteri di scelta della tensione. Stato del neutro nei sistemi di trasmissione e distribuzione: neutro francamente a terra, neutro isolato, neutro compensato mediante bobina di Petersen.

  • Sistemi in logica programmata      (Novembre - Gennaio)

Criteri generali relativi a sistemi controllati, in logica programmata, mediante P.L.C.. Segnali correttivi di tipo proporzionale, derivativo, integrativo. Controllore logico programmabile e relativo schema a blocchi. Comunicazione fra le periferiche e la C.P.U.: sistema bus. Contenuto di RAM ed EEPROM. Principio di funzionamento del controllore. Ciclo macchina ed immagini di processo. Indirizzamento datori di segnale ed attuatori. Linguaggio di programmazione: lista contatti (KOP) in STEP7. Programmazione tramite PC. Schemi di collegamento dei datori di segnale e degli attuatori ai rispettivi moduli d'ingresso e di uscita. Problematiche attinenti l'impiego di un sistema in logica programmata. Sistemi di protezione impiegati contro i disturbi e le sovratensioni indotte. Confronto fra realizzazioni in logica cablata e programmata e relative osservazioni sulla convenienza all’uso dell’uno o dell’altro tipo di logica impiegata. Esempi di applicazione.

  • Cabine elettriche MT/BT      (Gennaio)

Definizioni. Schemi elettrici e dispositivi di cabina. Scelta e dimensionamento dispositivi di comando e sezionamento lato MT: sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori, interruttori, fusibili, cavi e sbarre. Caratteristiche fondamentali degli interruttori e criteri di scelta. Potenza di cortocircuito. Potenza installata in cabina. Trasformatori: tipologia e numero di macchine da installate. Protezioni: relè differenziale e relè Buchholz. Dimensionamento dei componenti lato BT: sistemi di protezione e loro scelta. Impianto di terra di cabina secondo Norme CEI EN 50522: corrente convenzionale di guasto a terra e tensione di contatto ammissibile.

  • Sistemi di distribuzione in MT e BT     (Febbraio)

Baricentro elettrico. Sistemi di distribuzione in MT: radiale, ad anello. Distribuzione pubblica: radiale, ad anello, a maglia. Sistemi di distribuzione in BT: radiale, dorsale, mista. Quadri elettrici: classificazione, forma, tipologie costruttive.

  • Sistemi di rifasamento      (Marzo)

Aspetti teorici relativi al rifasamento: convenienza economica. Modalità di rifasamento: distribuito, centralizzato, misto. Resistenze di scarica e dispositivi di sezionamento e protezione.

  • Elementi di termodinamica     (Aprile - Maggio)

Trasformazione di calore in lavoro: primo e secondo principio della termodinamica. Equazione dei gas perfetti. Trasformazioni e cicli termodinamici. Rendimento. Definizioni di entalpia ed entropia. Trasformazioni termodinamiche fondamentali e relative equazioni caratteristiche. Ciclo di Carnot e relativo rendimento. Calore totale. Il vapor d’acqua rappresentato sul piano P-V e sul diagramma entropico: curve limite, curve isotitolo, punto critico. Ciclo di Rankine: componenti necessari alla realizzazione pratica del ciclo. Ciclo di Bryton per turbine a gas.

  • Produzione dell’energia elettrica: centrali elettriche     (Marzo – Maggio)

Fonti energetiche primarie. Produzione e consumi. Diagramma di carico. Costi dell’energia elettrica: cenni sulle tariffe nel settore domestico e non domestico. Localizzazione delle centrali. Centrali idroelettriche a serbatoio e ad acqua fluente: gestione, trasformazioni energetiche e componenti fondamentali. Centrali termoelettriche: realizzazione del ciclo di Rankine. Sistemi per l’innalzamento del rendimento: spillamenti e surriscaldamenti del vapore. Centrali turbogas e cicli combinati. Impatto ambientale: riduzione degli inquinanti solidi ed aeriformi. Centrali nucleotermoelettriche: fissione nucleare e combustibili impiegati nei vari tipi di reattore in uso. Elementi costituenti il nocciolo. Cenni sulla produzione da fonti energetiche rinnovabili: centrali geotermoelettriche, fotovoltaiche, eoliche. Produzione dell’energia da biomasse.

  • Sensori e trasduttori      (Febbraio - Maggio)

Generalità. Caratteristiche generali comuni ai vari tipi di datori di segnale. Classificazione in base alla tipologia: "ON-OFF", "inseguitori del segnale d'ingresso", "secondo la grandezza d'uscita". Trasduttori di moto e/o posizione analogici di tipo resistivo, induttivo, capacitivo: tipologia costruttiva, caratteristiche principali e campo d'impiego. Trasduttore di posizione analogico "L.V.D.T.": principio di funzionamento, caratteristiche ed impieghi. Termocoppie, trasduttori termoresistivi, termistori PTC ed NTC: principio di funzionamento, materiali impiegati e relative applicazioni. Trasduttori di forza/deformazione estensimetrici (strain gauges). Relazioni fondamentali: costante di Bridgemann, fattore di Gauge. Tipologia costruttiva e materiali impiegati. Metodi per la valutazione dell’uscita: ponti di misura e loro confronto. Celle di carico. Dinamometro estensimetrico. Sonda di Hall: principio di funzionamento e relativi impieghi in campo industriale e nel settore dei trasporti. Trasduttori di umidità capacitivi e loro uso nei sistemi di climatizzazione.

  • Sistemi per l’alimentazione di emergenza      (Maggio)

Concetto di alimentazione di emergenza, di sicurezza, di riserva. Classificazione dell’alimentazione di sicurezza automatica in base al tempo d’intervento. Sorgenti per l’alimentazione di emergenza: gruppi elettrogeni, linee di sicurezza, batterie/inverter e gruppi di continuità (UPS). Requisiti dei circuiti di sicurezza. Sistemi d'illuminazione di emergenza con alimentazione autonoma e centralizzata. Tipologie di apparecchi illuminanti di emergenza.

  • Impianti elettrici in ambienti particolari      ( Maggio)

Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio: classificazione, prescrizioni, tipologia di condutture. Luoghi di pubblico spettacolo: servizi di sicurezza, protezione contro contatti diretti ed indiretti, protezioni dalle sovracorrenti. Luoghi con pericolo di esplosione: cenni sulla normativa applicabile e costruzioni elettriche conformi. Cenni relativi alla realizzazione di impianti in aree destinate ai campeggi.

LABORATORIO     (Ottobre - Maggio)

  • Realizzazione in logica cablata dei circuiti di comando e di potenza di un impianto idraulico con autoclave, completo di dispositivi di sicurezza e segnalazione.
  • Realizzazione del comando in logica cablata di un nastro trasporto a tre soste temporizzate con inversione di marcia.
  • Realizzazione dell'elaborato grafico relativo all’azionamento, sia in logica cablata che programmata, di un cancello scorrevole azionato da M.A.T. completo dei necessari dispositivi di sicurezza e segnalazione; realizzazione del circuito in logica programmata con verifica del funzionamento effettuata in laboratorio.
  • Realizzazione di tutti gli elaborati grafici mediante l’impiego del programma AUTOCAD.
  • Esercitazioni sulla programmazione in linguaggio KOP di teleavviamento, teleavviamento con inversione di marcia, teleavviamento temporizzato, teleavviamento stella/triangolo mediante programma STEP7 di Siemens.
  • Esercitazioni mediante software Dilux di Disano relative al calcolo illuminotecnico ordinario in ambienti civili e/o industriali.
  • Esercitazione mediante software Tisystem relativa al dimensionamento di un impianto di distribuzione alimentato in MT/BT ad uso artigianale/industriale.

B) Strumenti didattici e materiali

La trattazione del presente corso è stata effettuata principalmente con il metodo della lezione frontale e dialogata relativamente alla parte teorica del corso svolta in classe. Sono state inoltre proposte esercitazioni da svolgere alla lavagna con la collaborazione degli studenti allo scopo di fissare i principi teorici illustrati ed incrementare l’attenzione ed il coinvolgimento degli allievi nei confronti degli argomenti trattati. Oltre all'impiego del libro di testo è stato usato il Manuale di Elettrotecnica, sussidi audio/video ed appunti forniti agli studenti in copia fotostatica. Per la realizzazione degli elaborati grafici gli studenti hanno fatto uso del programma Autocad disponibile in laboratorio. Il dimensionamento delle reti in MT/BT, il calcolo illuminotecnico, la programmazione del P.L.C. sono stati effettuati utilizzando rispettivamente il programma di calcolo Tisystem della Ticino, il programma Dilux della Disano e il programma STEP 7 Simatic della Siemens, tutti disponibili in laboratorio.

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

Il CdC ha fornito le seguenti indicazioni ed ha individuato le seguenti modalità per le verifiche e la valutazione:

TIPOLOGIA DI PROVE
Verifiche scritte: sono state effettuate prove conformi alle tipologie d'esame.
Verifiche orali: sono stati utilizzati colloqui tradizionali.
Sono state inoltre proposte prove grafiche e pratiche individuali.

NUMERO MINIMO DI PROVE PER PERIODO SCOLASTICO
Nel trimestre le prove sono state almeno tre delle diverse tipologie.
Nel pentamestre le prove sono state almeno quattro delle diverse tipologie.

ALTRE INDICAZIONI
Per la presente disciplina di Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici, la programmazione e la valutazione non sono modulari.

D) Obiettivi specifici

Conoscere le principali grandezze fotometriche e le caratteristiche dei corpi illuminanti. Saper effettuare il calcolo illuminotecnico di un ambiente con il metodo del flusso totale e/o con l'ausilio del Pc e relativo software dedicato. Conoscere e saper effettuare un dimensionamento di massima di un impianto di pressurizzazione mediante autoclave. Conoscere le caratteristiche principali degli interruttori adottati in AT, MT, BT. Conoscere le principali tipologie di sovratensioni e le caratteristiche elettriche dei dispositivi di protezione. Conoscere i sistemi adottati per la trasmissione e la distribuzione dell'energia. Conseguire un'adeguata conoscenza dei sistemi di comando e controllo in logica programmata. Conoscere i principi di funzionamento e le caratteristiche principali di sensori e trasduttori di più comune impiego. Conoscere gli impianti MT/BT datati di cabina e saper effettuare il relativo dimensionamento elettrico. Conoscere gli aspetti teorici e pratici relativi al rifasamento. Saper effettuare il rifasamento di un impianto di media complessità. Conoscere i principi fondamentali della termodinamica. Avere una sufficiente conoscenza degli impianti di produzione dell'energia tenendo conto delle fonti energetiche rinnovabili e non. Conoscenza delle principali Norme Tecniche relative agli impianti installati in ambienti particolari. Conoscere i principali sistemi di alimentazione di emergenza. Conseguire una sufficiente conoscenza sulle tecniche di gestione con particolare riferimento alla salute ed alla sicurezza.

E) Iniziative di recupero

Vista la situazione della classe il docente ha effettuato le seguenti attività e/o modalità di lavoro finalizzate al recupero delle competenze, delle conoscenze e delle abilità di carattere trasversale:

- sono stati predisposti momenti di recupero in classe durante le lezioni curricolari;
- gli alunni sono stati stimolati a frequentare le attività di studio pomeridiano attivate dalla scuola.

F) Iniziative per l'approfondimento

Il CdC ha deciso di attivare le seguenti attività finalizzate a

USO DEI LABORATORI E DIDATTICA LABORATORIALE
Consolidare il concetto che, nelle discipline tecniche, il laboratorio affianca e completa la trattazione teorica.

G) Attività integrative

Il CdC ha programmato le seguenti attività integrative e/o extracurricolari:
visite guidate sul territorio e comunque qualsiasi offerta culturale che provenga dal territorio stesso (regione e zone limitrofe), purchè coerenti con il progetto educativo;
partecipazione a conferenze programmate dall'Istituto (ambito storico-letterario, tecnico-scientifico ecc.);
partecipazione della classe ai progetti d'Istituto ed alle attività di orientamento;
partecipazione ad esposizioni di settore e/o spettacoli teatrali e conferenze;
eventali stage aziendali nel periodo estivo;
progetto Alternanza Scuola/Lavoro.

H) Progetti

SPORTELLO POMERIDIANO
STUDIO POMERIDIANO ASSISTITO

L) Obiettivi minimi

Lo studente deve dimostrare di conoscere in modo almeno sufficiente i contenuti basilari degli obiettivi che il presente corso si prefigge di raggiungere, ovvero: essere in grado di dimensionare un impianto di distribuzione dell'energia elettrica in BT ed in MT; saper effettuare una valutazione di massima nella scelta dei dispositivi impiegati negli impianti utilizzatori (illuminotecnica, elettroidraulica, ecc.); saper realizzare semplici sistemi di comando in logica cablata e/o programmata; dimostrare una sufficiente conoscenza degli impianti di produzione dell'energia elettrica compresi quelli che fanno uso di fonti rinnovabili; conoscere le linee guida in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

M) Attività laboratoriali

Il docente con la collaborazione dell'ITP ha fatto svolgere in laboratorio le prove pratiche previste, ovvero: realizzazione in logica cablata dei circuiti di comando e di potenza di un impianto idraulico con autoclave, completo di dispositivi di sicurezza e segnalazione; realizzazione del comando in logica cablata di un nastro trasporto a tre soste temporizzate con inversione di marcia; realizzazione in logica programmata dell’azionamento di un cancello scorrevole mediante l’impiego di P.L.C. Siemens programmato tramite Pc in linguaggio STEP7. Il docente ha effettuato esercitazioni e prove pratiche di dimensionamento reti, di calcolo illuminotecnico, di programmazione P.L.C. mediante software dedicati. Le valutazioni relative alle suddette prove sono state effettuate dal docente e concordate con l'ITP.

Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


23. Relazione del docente di Elettrotecnica

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

MODULO 1 – Trasformatore monofase (ottobre - novembre)

MODULO 2 – Trasformatore trifase (novembre - gennaio)

MODULO 3 – Macchina asincrona (gennaio - marzo)

MODULO 4 – Macchina sincrona (marzo - aprile)

MODULO 5 – Macchina in c.c. (maggio - giugno)

MODULO 6 – Attività pratiche di laboratorio (ottobre - maggio)

B) Strumenti didattici e materiali

Sono stati impiegati i seguenti strumenti didattici: lezioni frontali, letture, metodi attivi di apprendimento ponendo lo studente di fronte a problemi aperti, stimolandone così la scelta di obiettivi, e la loro puntualizzazione, oltre che di procedimenti e di mezzi, lavoro di gruppo, lezione/discussione, esercitazioni in laboratorio o in classe individuali e/o di gruppo.
I materiali libro di testo (Conte - Ceserani - Impallomeni "Corso di elettrotecnica ed elettronica" per l'articolazione Elettrotecnica - Hoepli - Vol.1-2-3), appunti, schemi, manuale.
Per le esercitazioni di laboratorio sono previsti gli idonei DPI.

 

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

Le verifiche formative per il controllo in itinere del processo di apprendimento sono state effettuate tramite prove orali e sviluppo di esercitazioni scritte a casa e/o alla lavagna, prive di classificazione, intese unicamente a determinare il grado di profitto realizzato da ciascun alunno, favorendo l’apprendimento significativo piuttosto che meccanico. Si sono tenuti in dovuta considerazione gli interventi consapevoli e corretti.

Le verifiche sommative per il controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione sono state effettuate tramite prove scritte con risoluzione di problemi, verifiche orali, interrogazioni brevi con domande, poste anche in giorni diversi, che hanno dato luogo, sommativamente, ad una valutazione, quesiti a risposta aperta, test, esercitazioni di laboratorio, relazioni. Nel primo periodo sono state effettuate almeno tre prove delle diverse tipologie (scritte - orali, eventualmente in forma scritta mediante quesiti a risposta aperta o test - di laboratorio corredate da relativa relazione); nel secondo periodo le prove delle diverse tipologie sono state almeno quattro.

Nella valutazione dell’alunno, considerato nella sua globalità, sono stati presi in considerazione tanto i risultati dell’apprendimento quanto una serie di elementi a carattere non cognitivo quali la frequenza, il percorso di apprendimento, l’impegno ed il rispetto delle scadenze, la partecipazione, il metodo di studio.

La valutazione è stata effettuata per moduli, secondo i seguenti parametri:

conoscenze: il livello di sufficienza si intende raggiunto in presenza di conoscenze non erronee, anche se non approfondite;

comprensione: il livello di sufficienza si intende raggiunto in presenza di una comprensione complessivamente corretta, pur caratterizzata da qualche errore non grave;

esposizione: il livello di sufficienza si intende raggiunto in presenza di un linguaggio chiaro, anche semplice ma comunque adeguato al contesto comunicativo;

analisi/sintesi: il livello di sufficienza si intende raggiunto in presenza dell’individuazione degli aspetti principali di un argomento e di una rielaborazione personale anche con l’eventuale guida del docente.

La valutazione finale è l’espressione di una sintesi valutativa su ogni modulo (compresi quelli del primo periodo eventualmente non recuperati), risultante da una pluralità di prove, effettuate utilizzando le varie tipologie di verifiche.

D) Obiettivi specifici

Al termine del corso gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi disciplinari:

- saper descrivere i principi di funzionamento e le caratteristiche delle principali macchine elettriche in relazione al loro impiego;

- saper identificare ed utilizzare strumenti e metodi di misura per la verifica ed il controllo delle macchine elettriche anche nel rispetto della normativa vigente;

- saper redigere una relazione tecnica di laboratorio;

- saper adoperare manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del settore.

MODULO 1 – Trasformatore monofase

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive dei trasformatori monofase
  • saper descrivere il principio di funzionamento del trasformatore monofase
  • saper identificare i dati di targa di un trasformatore monofase ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare gli schemi equivalenti del trasformatore monofase
  • saper risolvere reti elettriche funzionanti in c.a., contenenti un trasformatore monofase

Capacità

  • saper tracciare i diagrammi vettoriali della macchina, associandoli alle varie condizioni di carico
  • saper scegliere un trasformatore monofase in relazione al suo impiego, limitatamente agli usi più comuni

 

MODULO 2 – Trasformatore trifase

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive dei trasformatori trifase
  • saper descrivere il principio di funzionamento del trasformatore trifase
  • saper identificare i dati di targa di un trasformatore trifase ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare gli schemi equivalenti del trasformatore trifase
  • saper risolvere reti elettriche funzionanti in c.a., contenenti un trasformatore trifase

Capacità

  • saper tracciare i diagrammi vettoriali della macchina, associandoli alle varie condizioni di carico
  • saper scegliere un trasformatore trifase in relazione al suo impiego, limitatamente agli usi più comuni

 

MODULO 3 – Macchina asincrona

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive delle macchine asincrone
  • saper descrivere il principio di funzionamento delle macchine asincrone, principalmente nel funzionamento da motore
  • saper identificare i dati di targa di un motore asincrono trifase ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare il circuito equivalente di un motore asincrono trifase
  • saper calcolare i parametri del circuito equivalente di un motore asincrono trifase

Capacità

  • saper determinare le caratteristiche di funzionamento del motore asincrono trifase, in base alle condizioni di alimentazione e di carico

 

MODULO 4 – Macchina sincrona

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive delle macchine sincrone
  • saper descrivere il principio di funzionamento delle macchine sincrone, principalmente nel funzionamento da generatore
  • saper identificare i dati di targa della macchina sincrona ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare il circuito equivalente di un generatore sincrono
  • saper calcolare i parametri del circuito equivalente

Capacità

  • saper determinare le caratteristiche di funzionamento di una macchina sincrona trifase, in base alle condizioni di alimentazione, di eccitazione e di carico

 

MODULO 5 – Macchina in c.c.

Conoscenze
  • saper descrivere le principali particolarità costruttive delle macchine in c.c.
  • saper descrivere il funzionamento della macchina, sia nell’impiego come generatore che come motore e per le principali configurazioni di eccitazione
  • saper identificare i dati di targa delle macchine in c.c. ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare il circuito equivalente della macchina, sia nell’impiego come generatore che come motore e per le principali configurazioni dell’eccitazione

Capacità

  • saper determinare le caratteristiche di funzionamento, in base alle condizioni di alimentazione, di eccitazione e di carico

 

MODULO 6 – Attività pratiche di laboratorio

Conoscenze
  • saper descrivere i diversi circuiti di misura

Competenze

  • saper effettuare le diverse misure
  • saper redigere una relazione tecnica di laboratorio
Capacità
  • saper scegliere in modo appropriato gli strumenti ed il metodo di misura
  • saper valutare i risultati di una misura e gli errori commessi

E) Iniziative di recupero

Delle attività e/o modalità di lavoro finalizzate al recupero delle competenze, delle conoscenze e delle abilità di carattere trasversale individuate dal CdC si sono fatte proprie le seguenti:
- predisposizione di momenti di potenziamento e recupero in classe durante le lezioni curricolari;
- rallentamento e revisione della programmazione per le diffuse difficoltà riscontrate;
- partecipazione alle attività di studio pomeridiano attivate dalla scuola;
- utilizzo della Stanza Docenti per fornire appunti e/o esercizi;
- nello svolgimento dei compiti a casa, gli alunni hanno avuto la possibilità di interagire con il docente attraverso mail o messaggi.

F) Iniziative per l'approfondimento

Si sono fatte proprie le seguenti fra le attività stabilite dal CdC finalizzate a

A) APPROFONDIMENTO
Gli alunni sono stati stimolati all'approfondimento di alcuni argomenti attraverso letture mirate ed esercizi.

B) USO DEI LABORATORI E DIDATTICA LABORATORIALE
E' stato consolidato il concetto che, nelle discipline tecniche, il laboratorio affianca e completa la trattazione teorica.
Nel laboratorio di Elettrotecnica le esercitazione sono state svolte a gruppi, così da favorire e sviluppare il lavoro di gruppo.
Gli alunni sono stati stimolati alla produzione di un progetto individuale e/o di gruppo, da presentare all'esame.

G) Attività integrative

Delle attività integrative e/o extracurricolari programmate dal CdC si sono fatte proprie le seguenti:
visite guidate sul territorio e comunque qualsiasi offerta culturale che provenga dal territorio stesso (regione e zone limitrofe) coerenti con il progetto educativo;
partecipazione a conferenze programmate dall'Istituto in ambito tecnico-scientifico;
partecipazione della classe ai progetti d'Istituto ed alle attività di orientamento;
partecipazione ad esposizioni di settore e/o conferenze.

H) Progetti

Dei progetti selezionati dal CdC si sono fatti propri:

ORIENTAMENTO IN USCITA
SPORTELLO POMERIDIANO
STUDIO POMERIDIANO ASSISTITO
PROGETTO ORIENTAMENTO IN INGRESSO a.s. 2017-18

L) Obiettivi minimi

MODULO 1 – Trasformatore monofase

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive dei trasformatori monofase
  • saper descrivere il principio di funzionamento del trasformatore monofase
  • saper identificare i dati di targa di un trasformatore monofase ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare gli schemi equivalenti del trasformatore monofase
  • saper risolvere semplici reti elettriche funzionanti in c.a., contenenti un trasformatore monofase
 

MODULO 2 – Trasformatore trifase

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive dei trasformatori trifase
  • saper descrivere il principio di funzionamento del trasformatore trifase
  • saper identificare i dati di targa di un trasformatore trifase ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare gli schemi equivalenti del trasformatore trifase
  • saper risolvere semplici reti elettriche funzionanti in c.a., contenenti un trasformatore trifase
 

MODULO 3 – Macchina asincrona

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive delle macchine asincrone
  • saper descrivere il principio di funzionamento delle macchine asincrone, principalmente nel funzionamento da motore
  • saper identificare i dati di targa di un motore asincrono trifase ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare il circuito equivalente di un motore asincrono trifase
  • saper calcolare i parametri del circuito equivalente di un motore asincrono trifase

Capacità

  • saper determinare le principali caratteristiche di funzionamento del motore asincrono trifase, in base alle condizioni di alimentazione e di carico

 

MODULO 4 – Macchina sincrona

Conoscenze

  • saper descrivere le principali particolarità costruttive delle macchine sincrone
  • saper descrivere il principio di funzionamento delle macchine sincrone, principalmente nel funzionamento da generatore
  • saper identificare i dati di targa della macchina sincrona ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare il circuito equivalente di un generatore sincrono
  • saper calcolare i parametri del circuito equivalente

MODULO 5 – Macchina in c.c.

Conoscenze
  • saper descrivere le principali particolarità costruttive delle macchine in c.c.
  • saper descrivere il funzionamento della macchina, sia nell’impiego come generatore che come motore e per le principali configurazioni di eccitazione
  • saper identificare i dati di targa delle macchine in c.c. ed il loro significato

Competenze

  • saper tracciare il circuito equivalente della macchina, sia nell’impiego come generatore che come motore e per le principali configurazioni dell’eccitazione
 

MODULO 6 – Attività pratiche di laboratorio

Conoscenze
  • saper descrivere i diversi circuiti di misura

Competenze

  • saper effettuare le diverse misure
  • saper redigere una relazione tecnica di laboratorio

M) Attività laboratoriali

MODULO 6 – Attività pratiche di laboratorio

Prove sul trasformatore monofase

U.D.2– Prova a vuoto

U.D.3– Prova di cortocircuito

Prove sul trasformatore trifase

U.D.4– Prova a vuoto

U.D.5– Prova di cortocircuito

Prove sul motore asincrono trifase

U.D.6– Prova a vuoto

U.D.7– Prova a rotore bloccato


Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


24. Relazione del docente di Sistemi automatici ed elettronica

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

MODULO 5.1: Amplificatore operazionale e sue applicazioni (Settembre-Ottobre)

  • Struttura dell’amplificatore operazionale. Amplificatore operazionale ideale e reale
  • L’amplificatore operazionale 741
  • Amplificatore invertente
  • Amplificatore non invertente
  • Inseguitore di tensione
  • Amplificatore sommatore
  • Amplificatore differenziale
  • Circuito integratore e derivatore
  • Convertitore I/V e V/I
  • Eliminazione di un offset

 

MODULO 5.2: I filtri (Novembre-Dicembre)

  • Definizione, classificazione e caratteristiche dei filtri
  • Classificazione dei filtri: passa-basso, passa-alto, passa-banda, elimina-banda, filtri selettivi
  • Caratteristiche dei filtri
  • Filtri passivi
  • Filtri attivi
  • Tipi di filtri: Butterworth, Chebyshev, Bessel. Dimensionamento dei filtri

 

MODULO 5.3: Architettura di un sistema di acquisizione dati. Conversione A/D e D/A (Gennaio)

  • Sistemi ad acquisizione dati a singolo canale
  • Sistema di acquisizione dati multicanale sia analogico che digitale
  • Connessione di un segnale al circuito di condizionamento: segnale single-ended, segnale flottante
  • Conversione analogico/digitale (A/D)
  • Campionamento del segnale. Teorema del campionamento o di Nyquist-Shannon
  • Circuito sample-and-hold (S/H)
  • Quantizzazione del segnale analogico: convertitore analogico/digitale (ADC)
  • Parametri di un ADC. ADC integrati
  • Conversione digitale/analogico (D/A)
  • Convertitore digitale/analogico (DAC)
  • Parametri di un DAC. DAC integrati

 

MODULO 5.4: Architettura, stabilità e caratteristiche dei sistemi di controllo (Febbraio-Marzo)

  • Sistema di controllo di un processo
  • Regolazione manuale e automatica
  • Architettura di un sistema di controllo
  • Criterio generale di stabilità
  • Criterio di Routh-Hurwitz
  • Criterio di Nyquist
  • Margine di fase e margine di guadagno
  • Criterio di Bode (studio del margine di fase e margine di guadagno con i diagrammi di Bode)
  • Cenni sul luogo delle radici per sistemi del secondo e terzo ordine
  • Errore a regime per sistemi di tipo zero, uno, due
  • Immunità ai disturbi di un sistema a catena chiusa

 

 MODULO 5.4: Reti di compensazione(Marzo)

  • Rete attenuatrice
  • Rete con polo dominante
  • Rete ritardatrice
  • Rete anticipatrice
  • Rete a sella
  • Dimensionamento di un servosistema

 

MODULO 5.6: Motori elettrici (Aprile)

  • Motore in corrente continua a magnete permanente
  • Caratteristiche statiche e dinamiche di un motore in continua
  • Motore brushless
  • Motore passo-passo

 

MODULO 5.7: Modi di regolazione (Marzo-Aprile)

  • Apparati di regolazione
  • Regolazione a due posizioni o On-Off
  • Regolazione ad azione proporzionale
  • Regolazione ad azione proporzionale-integrale (PI)
  • Regolazione ad azione proporzionale-integrale-derivativa (PID)
  • Dimensionamento dei regolatori

 
MODULO 5.8: Convertitori e dispositivi di potenza (Maggio)

  • SCR e Triac
  • Classificazione dei convertitori
  • Schema raddrizzatori trifase a diodi.
  • Cenno convertitore d.c.-a.c. a commutazione (inverter)
  • Regolazione della tensione e della frequenza negli inverter

B) Strumenti didattici e materiali

  • G.Licata - Sistemi 1 - Thecna
  • G.Licata - Sistemi 2 - Thecna
  • G.Licata - Sistemi 3 - Thecna
  • G.Conte, M.Ceserani, E.Impallomeni - Corso di elettrotecnica ed elettronica 1 - Ed. Hoepli
  • G.Conte, M.Ceserani, E.Impallomeni - Corso di elettrotecnica ed elettronica 2 - Ed. Hoepli
  • G.Conte, M.Ceserani, E.Impallomeni - Corso di elettrotecnica ed elettronica 3 - Ed. Hoepli
  • Eventuali appunti forniti dal docente in formato cartaceo o elettronico
  • Laboratorio di Sistemi Automatici
  • Laboratorio di Elettronica Lezioni frontali e dialogate Lezioni mediante il videoproiettore presente nel Laboratorio di Sistemi Automatici

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

In base alle indicazioni del C.d.C., per quanto riguarda le verifiche e la valutazione, sono state seguite le seguenti modalità:

TIPOLOGIA DI PROVE
Verifiche scritte: sono state svolte prove scritte di tipo tradizionale riguardanti la soluzione di esercizi, è stata inoltre svolta una simulazione della seconda prova scritta conforme alla prova d'esame.
Verifiche orali: sono state svolte interrogazioni di tipo tradizionale e verifiche scritte riguardanti la teoria degli argomenti di volta in volta trattati.

Il numero minimo di prove è stato quello previsto dal documento del C.d.C.

D) Obiettivi specifici

MODULO 5.1: Amplificatore operazionale e sue applicazioni

  • Sapere cosa è un OPAMP e quali sono le differenze tra un OPAMP ideale e reale.
  • Conoscere i tipi di circuiti basati su OPAMP riportati nella programmazione.
  • Sapere dimensionare, in base alle specifiche di progetto, gli elementi dei circuiti basati su OPAMP riportati nella programmazione.

 

MODULO 5.2: I filtri

  • Conoscere i vari tipi di filtri e le diverse classificazioni degli stessi.
  • Sapere dimensionare, in base alle specifiche di progetto, un filtro passivo.
  • Sapere dimensionare, in base alle specifiche di progetto, un filtro attivo.

 

MODULO 5.3: Architettura di un sistema di acquisizione dati. Conversione A/D e D/A

  • Conoscere l'architettura dei vari sistemi di acquisizione dati.
  • Conoscere la conversione A/D, il campionamento e la quantizzazione di un segnale, il circuito S/H.
  • Conoscere il teorema del campionamento e il suo significato.
  • Conoscere la conversione D/A.

 

MODULO 5.4: Architettura, stabilità e caratteristiche dei sistemi di controllo

  • Conoscere le definizioni relative a un sistema di controllo (processo, impianto, controllo, variabili controllanti, variabili controllate).
  • Conoscere la differenza tra comando e regolazione e tra regolazione manuale e automatica.
  • Conoscere i vari tipi di regolazione automatica.
  • Sapere come è costituita l'architettura di un sistema di controllo retroazionato.
  • Conoscere la definizione e il criterio generale di stabilità.
  • Sapere studiare la stabilità di un sistema con il criterio di Routh-Hurwitz.
  • Sapere cosa sono il margine di fase e il margine di guadagno e saperli valutare sul diagramma di Bode, sapere quindi studiare la stabilità di un sistema con il criterio di Bode.
  • Sapere valutare margine di fase e margine di guadagno sul diagramma di Nyquist, sapere studiare la stabilità di un sistema con il criterio di Nyquist.
  • Sapere come la retroazione influenza la posizione dei poli (cenno sul luogo delle radici).
  • Conoscere le caratteristiche dinamiche e statiche di un sistema retroazionato.
  • Sapere come un ritardo può influire sulla stabilità di un sistema.
  • Conoscere gli errori a regime per i vari tipi di sistema.
  • Sapere come la retroazione influisce sui disturbi.

 

MODULO 5.5: Reti di compensazione

  • Conoscere i vari tipi di reti di compensazione (attenuatrice, con polo dominante, ritardatrice, anticipatrice, a sella, PI, PID) e come esse modificano il diagramma di Bode della r.i.f. ad anello aperto.
  • Sapere dimensionare un sistema di controllo, in particolare:
  • disegnare lo schema a blocchi di tutto il sistema
  • saper individuare gli eventuali blocchi che dovranno essere inseriti
  • se non specificata, sapere scrivere la f.d.t. del sistema da controllare in base alle specifiche fornite sul sistema stesso
  • individuare il tipo di trasduttore e valutare la sua c.d.t.
  • soddisfare le specifiche relative agli errori a regime
  • scegliere la rete di compensazione in modo da soddisfare il desiderato margine di fase (o di guadagno) e le specifiche dinamiche
  • sapere dimensionare gli eventuali blocchi che dovranno essere inseriti nel sistema (amplificatore di segnale, rete correttrice, filtro)

 

MODULO 5.6: Motori elettrici

  • Conoscere il principio di funzionamento di un motore in corrente continua.
  • Conoscere i tipi di eccitazione in derivazione (o in parallelo) e separata (o indipendente).
  • Conoscere le caratteristiche di regime e dinamiche di un motore in corrente continua.
  • Conoscere i vari tipi di motori in corrente continua a magnete permanente.
  • Sapere scegliere un motore in corrente continua a magnete permanente in base alle caratteristiche dinamiche del sistema.
  • Conoscere il funzionamento di un motore brushless.
  • Conoscere il funzionamento e i vari tipi di motore passo-passo.
  • Sapere pilotare un motore passo-passo e sapere scegliere il relativo driver.

 

MODULO 5.7: Modi di regolazione

  • Conoscere gli apparati di regolazione con particolar riferimento alla regolazione ON-OFF.
  • Conoscere la regolazione ad azione P, PI, PID.
  • Avere compreso l'azione P, I, D su un sistema di controllo.
  • Sapere dimensionare un regolatore con il metodo del ciclo estremo (metodo di Ziegler-Nichols) e con il metodo che utilizza il grafico di reazione del processo.

 

MODULO 5.8: Convertitori e dispositivi di potenza

  • Conoscere i principali dispositivi di potenza
  • Sapere classificare i vari tipi di convertitori.
  • Conoscere il funzionamento dei raddrizzatori di potenza, monofase e trifase, sia a diodi che a SCR.
  • Conoscere il funzionamento di un chopper.
  • Conoscere il funzionamento di un inverter e come avviene la regolazione della tensione e della frequenza.

 

LABORATORIO

  • Conoscere il Regolamento e le Norme di Sicurezza per il laboratorio di Sistemi Automatici
  • Conoscere il Regolamento e le Norme di Sicurezza per il laboratorio di Elettronica
  • Sapere comprendere, realizzare, testare ed eventualmente correggere circuiti con OPAMP; in particolare: comparatore DC, amplificatore invertente, amplificatore non invertente, controllo per batteria auto, comparatore AC e altri eventualmente proposti durante l'anno scolastico
  • Sapere ricavare la banda passante di filtri passivi e/o attivi
  • Sapere effettuare mediante il software Pspice la simulazione di filtri passivi e/o attivi
  • Sapere comprendere, realizzare, testare ed eventualmente correggere un circuito relativo a un filtro attivo del terzo ordine
  • Sapere comprendere, realizzare, testare ed eventualmente correggere un circuito relativo a un ADC parallelo
  • Sapere comprendere, realizzare, testare ed eventualmente correggere un circuito relativo a un ADC con circuito integrato dedicato
  • Sapere effettuare e interpretare lo studio della risposta al gradino di un sistema con il software SCILAB
  • Sapere effettuare e interpretare lo studio della risposta al gradino di un sistema retroazionato (sia retroazionato che in retroazione unitaria) con il software SCILAB
  • Sapere effettuare e interpretare lo studio relativo all'analisi degli errori a regime con SCILAB
  • Sapere effettuare e interpretare lo studio del luogo delle radici di un sistema con SCILAB
  • Sapere effettuare l'analisi di sistemi con ritardo con SCILAB
  • Sapere determinare il margine di fase e il margine di guadagno di un sistema con SCILAB
  • Dopo un'attenta analisi teorica avente lo scopo di determinare la giusta rete correttrice da inserire nel sistema verificare il risultato con una simulazione con SCILAB
  • Realizzazione e collaudo del progetto insegna luminosa.

E) Iniziative di recupero

Sono stati predisposti momenti di potenziamento e recupero in classe durante le lezioni curricolari.

F) Iniziative per l'approfondimento

A) APPROFONDIMENTO
Gli alunni sono stati stimolati all'approfondimento, anche personale, di alcuni argomenti trattati.

B) USO DEI LABORATORI E DIDATTICA LABORATORIALE
Gli alunni sono stati stimolati alla produzione di un progetto individuale e/o di gruppo, da presentare all'esame.

G) Attività integrative

Visita alla fiera dell'Automazione di Parma.
Visita allo stabilimento Nuovo Pignone di Massa.

H) Progetti

Orientamento in ingresso.
Realizzazione insegna luminosa.
Completamento "Gestione di una serra automatizzata".

L) Obiettivi minimi

MODULO 5.1: Amplificatore operazionale e sue applicazioni

  • Sapere cosa è un OPAMP e quali sono le differenze tra un OPAMP ideale e reale.
  • Conoscere i tipi di circuiti basati su OPAMP riportati nella programmazione.
  • Sapere dimensionare, in base alle specifiche di progetto, gli elementi dei circuiti basati su OPAMP riportati nella programmazione.

 

MODULO 5.2: I filtri

  • Conoscere i vari tipi di filtri e le diverse classificazioni degli stessi.
  • Conoscere le caratteristiche dei filtri passa-basso, passa-alto, passa-banda, elimina-banda sia passivi che attivi
  • Sapere dimensionare, in base alle specifiche di progetto, un filtro passivo.

 

MODULO 5.3: Architettura di un sistema di acquisizione dati. Conversione A/D e D/A

  • Conoscere l'architettura dei vari sistemi di acquisizione dati.
  • Conoscere la conversione A/D, il campionamento e la quantizzazione di un segnale, il circuito S/H.
  • Conoscere il teorema del campionamento.
  • Conoscere la conversione D/A.

 

MODULO 5.4: Architettura, stabilità e caratteristiche dei sistemi di controllo

  • Conoscere le definizioni relative a un sistema di controllo (processo, impianto, controllo, variabili controllanti, variabili controllate).
  • Conoscere la differenza tra comando e regolazione e tra regolazione manuale e automatica.
  • Conoscere i vari tipi di regolazione automatica.
  • Sapere come è costituita l'architettura di un sistema di controllo retroazionato.
  • Conoscere la definizione e il criterio generale di stabilità.
  • Sapere studiare la stabilità di un sistema con il criterio di Routh-Hurwitz.
  • Sapere cosa sono il margine di fase e il margine di guadagno e saperli valutare sul diagramma di Bode, sapere quindi studiare la stabilità di un sistema con il criterio di Bode.
  • Conoscere le caratteristiche dinamiche e statiche di un sistema retroazionato.
  • Conoscere gli errori a regime per i vari tipi di sistema.
  • Sapere come la retroazione influisce sui disturbi.

 

MODULO 5.5: Reti di compensazione

  • Conoscere i vari tipi di reti di compensazione (con polo dominante, ritardatrice, anticipatrice, a sella) e come esse modificano il diagramma di Bode del modulo della r.i.f. ad anello aperto.
  • Sapere dimensionare un sistema di controllo di cui viene fornita l'espressione della f.d.t. il tipo di trasduttore e la sua c.d.t., in particolare:
  • disegnare lo schema a blocchi di tutto il sistema
  • saper individuare gli eventuali blocchi che dovranno essere inseriti
  • soddisfare le specifiche relative agli errori a regime
  • scegliere la rete di compensazione in modo da soddisfare il desiderato margine di fase (o di guadagno) e le specifiche dinamiche

 

MODULO 5.6: Motori elettrici

  • Conoscere il principio di funzionamento di un motore in corrente continua.
  • Conoscere il tipo di eccitazione separata (o indipendente).
  • Conoscere le caratteristiche di regime e dinamiche di un motore in corrente continua.
  • Conoscere i vari tipi di motori in corrente continua a magnete permanente.
  • Conoscere il funzionamento di un motore brushless.
  • Conoscere il funzionamento e i vari tipi di motore passo-passo.

 

MODULO 5.7: Modi di regolazione

  • Conoscere gli apparati di regolazione con particolar riferimento alla regolazione ON-OFF.
  • Conoscere la regolazione ad azione P, PI, PID.
  • Sapere dimensionare un regolatore con il metodo del ciclo estremo (metodo di Ziegler-Nichols).

 

MODULO 5.8: Convertitori e dispositivi di potenza

  • Conoscere i principali dispositivi di potenza.
  • Sapere classificare i vari tipi di convertitori.
  • Conoscere il funzionamento dei raddrizzatori di potenza, monofase e trifase, sia a diodi che a SCR.
  • Conoscere il funzionamento di un chopper.
  • Conoscere il funzionamento di un inverter.

 

LABORATORIO

  • Conoscere il Regolamento e le Norme di Sicurezza per il laboratorio di Elettronica
  • Sapere realizzare e testare circuiti con OPAMP; in particolare: comparatore DC, amplificatore invertente, amplificatore non invertente, controllo per batteria auto, comparatore AC e altri eventualmente proposti durante l'anno scolastico
  • Sapere ricavare la banda passante di filtri passivi e/o attivi
  • Sapere effettuare mediante il software Pspice la simulazione di filtri passivi e/o attivi
  • Sapere realizzare e testare un circuito relativo a un filtro attivo del terzo ordine
  • Sapere realizzare e testare un circuito relativo a un DAC a resistenze pesate sia per lo studio statico che dinamico
  • Sapere realizzare e testare un circuito relativo a un ADC parallelo
  • Sapere realizzare e testare un circuito relativo a un ADC con circuito integrato dedicato
  • Sapere effettuare lo studio della risposta al gradino di un sistema con il software SCILAB
  • Sapere effettuare lo studio della risposta al gradino di un sistema retroazionato (sia retroazionato che in retroazione unitaria) con il software SCILAB
  • Sapere effettuare lo studio del luogo delle radici di un sistema con SCILAB
  • Sapere determinare il margine di fase e il margine di guadagno di un sistema con SCILAB
  • Sapere individuare, mediante tentativi realizzati con SCILAB, la rete correttrice da inserire nel sistema

M) Attività laboratoriali

Le esercitazioni di laboratorio, dirette dall'ITP prof. Giuliano Pacifico, hanno costituito parte integrante della disciplina, e hanno avuto come obiettivi principali: 

  • l'acquisizione della familiarità con la strumentazione elettronica di uso corrente;
  • la verifica della corrispondenza dei circuiti reali con quanto presentato nelle lezioni;
  • la preparazione alla stesura di relazioni di attività sperimentali;
  • l'abitudine al lavoro di gruppo.

L'attività di laboratorio si differenzia sostanzialmente dalle altre attività didattiche cui lo studente è abituato a partecipare e che, normalmente, non richiedono che lo stesso abbia un ruolo attivo.

In un laboratorio le cose vanno diversamente: ci sono compiti da svolgere, in un tempo limitato, e questi compiti devono essere svolti da un gruppo di studenti.

L'opportunità di far eseguire le esperienze in gruppo non dipende solo da problemi oggettivi legati allo spazio dei laboratori, alla quantità della strumentazione etc. etc., ma discende anche da una precisa volontà di stimolare le capacità degli studenti di integrare le proprie attività con quelle di altri per la realizzazione di un progetto comune.

In ogni attività la cui realizzazione coinvolge la collaborazione di più persone non è tollerabile che qualcuno abbia solo il ruolo di spettatore del lavoro degli altri, così come non è tollerabile che, per eccesso di protagonismo, qualcuno emargini gli altri dalle attività che vanno gestite in comune.

E’ pertanto indispensabile, affinché la partecipazione alle attività a di laboratorio sia fruttuosa, che i gruppi accedano al laboratorio preparati al lavoro che devono fare, sia per quanto riguarda la preparazione individuale, sia per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro comune.

E’ molto importante, prima di ogni esercitazione, leggere accuratamente le guide che illustrano le singole esperienze, scritte in modo dettagliato per fornire un supporto documentale all’illustrazione delle esperienze fatta dal Docente in aula e corredate dalle schede nelle quali devono essere raccolti i risultati delle misure e l'analisi dei dati (così come è fondamentale, prima di ogni esercitazione, aver studiato e compreso i corrispondenti argomenti trattati nella lezione teorica), in modo da poter lavorare proficuamente in laboratorio.

E’ anche fondamentale che tutti gli studenti, fin dall’inizio, abbiano una sufficiente padronanza degli strumenti che utilizzeranno durante le esercitazioni: a questo scopo sono dedicate le prime esercitazioni che si svolgeranno in laboratorio e la cui importanza non va sottovalutata.

Il lavoro in laboratorio è parte essenziale del corso, quindi gli studenti devono dedicarsi ad esso molto seriamente. E’ solo attraverso questo lavoro che si può sperare di raggiungere una reale e utile padronanza della materia, toccando con mano quelli che sono i problemi pratici che si incontrano nella realizzazione concreta di circuiti elettronici.


Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente


25. Relazione del docente di Scienze motorie e sportive

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

I moduli che sono stati affrontati nell'ultimo anno sono: pallacanestro, pallavolo, pallamano, calcio a 5 ed atletica leggera.

B) Strumenti didattici e materiali

Programmazione disciplinare. Uso di grandi e piccoli attrezzi, libro di testo, appunti fotocopie, presentazione al computer, video di partite

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

TIPOLOGIA DI PROVE:
questionari, domande aperte e chiuse, esercizi pratici, colloqui orali.
NUMERO MINIMO DI PROVE PER PERIODO SCOLASTICO
Almeno una prova teorica e due prove pratiche nel trimestre ed almeno una prova teorica e tre pratiche nel pentamestre.

D) Obiettivi specifici

E' stato consolidato il valore sociale dello sport, acquista, una buona preparazione motoria, un'atteggiamento positivo verso uno stile sano di vita, sono state stimolate le capacità condizionali, usato il linguaggio corporeo, valorizzato le proprie attitudini, sperimentato ruoli diversi nel gioco,  praticato il fairplay, acquisite le norme sulla sicurezza e prevenzione.

E) Iniziative di recupero

Vista la situazione iniziale il CdC programma le seguenti attività e/o modalità di lavoro finalizzate al recupero delle competenze, delle conoscenze e delle abilità di carattere trasversale. Per quanto possibile è stato messo in atto un insegnamento individualizzato per recuperare quegli elementi che rivelano lacune e difficoltà. Sono state individuate le eventuali difficoltà di apprendimento attraverso un continuo colloquio con gli alunni e anche con l'uso di verifiche formative.

F) Iniziative per l'approfondimento

Il CdC decide di attivare le seguenti attività finalizzate a

A) APPROFONDIMENTO
l'approfondimento potrà essere effettuato su richiesta degli studenti affrontando temi anche non curriculari ma di interesse nello sviluppo delle competenze atte al proseguimento degli studi in modi e tempi di tale lavoro potranno essere diversificati: lavoro domestico di ricerca degli alunni con revisione e controllo del lavoro effettuato da parte dell'insegnante, lezioni pomeridiane seguite da un lavoro di verifica dell'apprendimento mediante relazioni, lavori di gruppo o singoli. Eventualmente gli alunni verranno invitati a partecipare ai corsi di preparazione alle olimpiadi di matematica e informatica.

B) USO DEI LABORATORI E DIDATTICA LABORATORIALE
le discipline scientifiche, grafiche-artistiche, educazione fisica potranno utilizzare i laboratori come strumento didattico se il comportamento della classe sarà adeguato per garantire la sicurezza e la qualità delle attività svolte.

G) Attività integrative

Il CdC programma le seguenti attività integrative e/o extracurricolari:

1)partecipazione alle attività offerte dal territorio (spettacoli teatrali, mostre, conferenze, cineforum)
2)centro sportivo scolastico

H) Progetti


Centro Sportivo Scolastico
progetto sci snowboard e salute

L) Obiettivi minimi

Ascolta e partecipa alle lezioni rispetta le regole, l’insegnante, i compagni, le attrezzature e l’ambiente in cui si opera; commette lievi scorrettezze ma l’impegno è sufficiente nell’area relazionale - comportamentale:
- portare il materiale
- puntualità
- partecipazione attiva
- rispetto delle regole del prossimo e delle strutture
- disponibilità a collaborare
- impegno

Cerca di affermare una certa autonomia attraverso una maggior conoscenza e consapevolezza di sé, mostra di possedere conoscenze essenziali superficiali, fornisce risposte quasi complete.

Rispetto alle Capacità coordinative generali e speciali, alle Capacità condizionali, al Livello di padronanza dei gesti tecnici, supera l’obiettivo minimo in condizione di esecuzione facile.

M) Attività laboratoriali


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26. Relazione del docente di Religione Cattolica

A) Argomenti e moduli trattati (Programmi Svolti)

Moduli:
1) Il mistero dell'esistenza: la risposta del cristianesimo.
2) Una società fondata sui valori cristiani.
3) In dialogo per un mondo migliore.
Modulo 1: argomenti
a) La coscienza di sé.
b) Che cos'è la religione?
c) Conoscere per convivere meglio.
Modulo 2: argomenti
a) La libertà responsabile.
b) La dignità della persona.
c) Una scienza per l'uomo.
Modulo 3:argomenti
a) Il dialogo tra le religioni.
b) Stranieri in mezzo a noi.

B) Strumenti didattici e materiali

Il libro di testo: "Tutti i colori della vita" - Luigi Solinas - Edizioni SEI;
altri testi;
giornali;
documenti;
sussidi audiovisivi;
INTERNET.

C) Caratteristiche delle prove di valutazione

Per l'Insegnamento della Religione Cattolica:
distinguendo tra rilevamento del profitto e valutazione globale gli strumenti di osservazione e valutazione sono stati:
1) Impegno.    
2) Interesse. 
3) Partecipazione al dialogo educativo.  
4) Partecipazione e disponibilità all'attività didattica.   
5) Conoscenze acquisite.  
6) Abilità raggiunte.   
7) Competenze esibite.    
8) Metodo di lavoro, in particolare in classe.      
Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto attraverso il colloquio con gli alunni durante e dopo la spiegazione, l’uso di test, esercitazioni.
Il docente ha fornito le seguenti indicazioni e individuato le seguenti modalità per le verifiche e la valutazione:
TIPOLOGIA DI PROVE
Verifiche orali: sono stati utilizzati colloqui tradizionali, test, questionari ed interrogazioni brevi con domande, poste anche in giorni diversi, che hanno dato luogo, sommativamente, ad una valutazione.

Il controllo del profitto scolastico è stato effettuato attraverso almeno due prove (scritto ed orale) nella prima parte dell'anno ;tre prove durante il pentamestre (scritto ed orale ).

D) Obiettivi specifici

Conoscenze:
- ruolo della religione nella società contemporanea;
- la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
- il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
Abilità:
- motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto,
  libero e costruttivo;
- riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo
  scientifico e tecnologico;
- riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo.

E) Iniziative di recupero

nessuna necessità

F) Iniziative per l'approfondimento

G) Attività integrative

H) Progetti

L) Obiettivi minimi

- Cogliere la dimensione religiosa implicita nelle grandi domande sul senso della vita.
- Riflettere sulla risposta del cristianesimo al mistero dell'esistenza. 
- Riflettere sui valori morali proposti dal cristianesimo confrontandoli con quelli di altre religioni e sistemi di pensiero.
- Riconoscere la necessità di un confronto costruttivo tra cultura e religioni diverse.
- Confrontarsi con la visione cristiana dell'uomo e della società riconoscendone ed apprezzandone i valori.

M) Attività laboratoriali


Massa, lì 14/05/2018                                 Il Docente

27 Sottoscrizione del documento

Il presente Documento del Consiglio di classe è stato deliberato nella seduta del 14/05/2018, consegnato per essere affisso all'albo.

IL CONSIGLIO DI CLASSE
DisciplinaDocenteFirma
MatematicaAngiolini Paola
Scienze Motorie e SportiveBonini Monica
ElettrotecnicaBottiroli Laura
Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed ElettroniciCortopassi Luca
Religione CattolicaPaccagnella Stefano
Lab Sistemi Automatici ed ElettronicaPacifico Giuliano
Lab. ElettrotecnicaPacifico Giuliano
Lingua InglesePadolecchia Maurizia
StoriaPelliccia Carlo
Lingua e Letteratura ItalianaPelliccia Carlo
Sistemi Automatici ed ElettronicaRibolini Roberto
Lab.Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed ElettroniciRonzello Giuseppe

Massa, lì 14/05/2018

Il Docente CoordinatoreIl Dirigente Scolastico

(Prof. Bottiroli Laura)(Prof. Sonia Casaburo)



Allegati al Documento